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A Sciambere del chiamiamolo giuseppe

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 27 maggio 2007

La storia è già di qualche anno fa: a Pianosa era ancora funzionante il carcere e una scuola del nord si propose per portare nella casa di reclusione uno spettacolo che aveva prodotto con i suoi ragazzi. Incidentalmente ci trovammo. su disposizione dell'ente dal quale dipendevamo, a dover facilitare questa particolare trasferta. Bene una mattina ci arrivò la telefonata della genitrice di un pargolo che avrebbe dovuto far parte della spedizione che incominciò a chiedere dettagli sul viaggio che i ragazzi avrebbero dovuto compiere. Le spiegammo che una volta giunti all'Elba in traghetto i ragazzi sarebbero stati condotti a Marina di Campo e da là con una motovedetta degli Agenti di Custodia trasferiti a Pianosa. "Ma come - chiese la signora - in mare aperto?" Rispondemmo che essendo Pianosa distante 14 miglia dall'Elba era assai poco probabile raggiungerla navigando sottocosta. Ma la signora per niente rassicurata chiese: "E poi una motovedetta è sicura?". Le facemmo presente che se una imbarcazione era stata concepita anche per prestare soccorsi doveva essere necessariamente molto affidabile, perfettamente sicura. "Si ma è piccola e se viene uno squalo?" se ne uscì la nostra interlocutrice che probabilmente là, dall'inizio, voleva andare a parare. Credeteci ci fu da sudare per convincerla che non esisteva, né mai era esistita una bestia capace di papparsi una motovedetta a morsi come se fosse un savoiardo. Temiamo purtroppo che nell'immaginario collettivo nazionale, complice la nota serie cinematografica, degli squali (messi tutti nel concone come fossero una sola cosa) si abbia ancora un'immagine distorta, ed ogni volta che si parla di uno squalo nelle nostre acque (che dovrebbe essere indice di salubrità del mare) qualcuno impressionato decide di cambiare meta delle sue vacanze. Allora stabiliano una cosa tra di noi meno terricoli, visto che il nome di squalo incute terrore, per convezione chiamiamolo "Giuseppe". Così volta volta scriveremo: "accidentalmente pescato un giuseppe a Capo Pero" oppure "una giuseppa femmina morta si è spiaggiata al Pisciatoio" o ancora "era una un innocuo giuseppe non un terribile giuseppe bianco". E tutti vivremo più felici e contenti.


Motovedetta Carabinieri in navigazione

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