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Tensione al cantiere Esaom, possibili licenziamenti

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 26 maggio 2007

L’Azienda nonostante gli accordi esistenti, di contratti di solidarietà e la mobilità già aperta ed esaurita, minaccia di ricorrere a licenziamenti collettivi perché non è più in grado di sostenere i costi del cantiere. Come Sindacato, dobbiamo dire che gli accordi esistenti, firmati nel mese di ottobre 2006, e chiaramente sottoscritti da Azienda e Sindacato, con la previsione di riqualificazione professionale, solidarietà e contrazione temporanea dell’orario di lavoro, erano stati accettati dai lavoratori con sacrificio, ma con prospettive di sviluppo e rilancio. Come Sindacato, riteniamo che l’accordo è ancora valido, e non intendiamo pagare prezzi più pesanti, a causa dei dissidi tra i soci all’interno del Consiglio di Amministrazione. Non intendiamo pagare le scelte sbagliate del passato e del presente, della strategia aziendale, sbagliate nell’approccio alla programmazione del lavoro, nella strategia industriale, e aggravate dal susseguirsi dei vari personaggi, chiaramente individuati dai proprietari. Senza un piano industriale vero, non si dà futuro al cantiere. I lavoratori e il Sindacato ritengono che esistano le condizioni per sviluppare l’attività, anche il piano strutturale varato dal Comune, sta prendendo corpo, non capiremo da parte dell’Azienda atteggiamenti che porterebbero ad uno strappo irreparabile con le forze sociali, politiche ed istituzionali. Il cantiere ESAOM ha ragione di esistere se rappresenta un punto forte dell’occupazione diretta, della legalità, un punto di riferimento dell’economia elbana. Se non c’è questo, si mette in discussione la prospettiva e la progettualità e la proprietà incontrerà grosse difficoltà perché non darà nessuna garanzia di credibilità. Il Sindacato dichiara da subito la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Le iniziative saranno decise nei prossimi giorni, già da ora chiediamo l’appoggio delle forze istituzionali e politiche per una battaglia di civiltà, per difendere il diritto al lavoro alla legalità, per difendere l’economia di un territorio.


varo yacht cantieri Esaom

varo yacht cantieri Esaom