E’ con grande soddisfazione da parte mia e dei miei collaboratori che nell’ultima Commissione Edilizia Integrata, svoltasi ieri, sia stato possibile approvare il primo progetto di “ambito unitario” nonché numerosi “ampliamenti” di civili abitazioni, frutto, tutto questo, di un lungo e paziente lavoro. Eravamo quasi all’oscuro di pratiche edilizie, di Piani Regolatori etc. quando fummo eletti per la prima volta, circa dieci anni fa, ed insieme al compianto Architetto Luca Tantini iniziammo un percorso per la realizzazione degli strumenti urbanistici. Non fu facile portare a termine il primo atto necessario e fondamentale dal punto di vista urbanistico, cioè il Piano Strutturale, che tuttavia l’amico Luca realizzò con perizia e che fu uno dei primi Piani approvati all’Elba. Le note vicende che si sono succedute in questi anni, ci hanno portato ad assegnare l’incarico per la realizzazione degli altri atti di pianificazione del territorio agli architetti Paolo Francalacci e Paolo Fabbro, che hanno portato a termine il loro compito, proprio in coincidenza della scadenza del nostro mandato amministrativo. E così si sono realizzati il Regolamento Urbanistico, il nuovo Regolamento Edilizio, il Programma di Riqualificazione dell’Abitato sino al Regolamento per la Progettazione Bio-Ecologica che, per primi all’Elba, abbiamo messo a disposizione di chi vuole riqualificare le proprie abitazioni o realizzarne delle nuove, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ambiente nel quale noi viviamo e dove dovranno vivere le future generazioni. Uno scopo ci eravamo prefissi, ed era principalmente quello di realizzare strumenti urbanistici che permettessero la costruzione della prima casa ai nostri concittadini sia attraverso i Piani di Edilizia Economica e Popolare (PEEP) sia per mezzo di abitazioni in “ambiti territoriali omogenei”, per uno sviluppo armonico e non più disordinato del nostro paese, rispettando gli standard urbanistici troppe volte in passato dimenticati. Ma non abbiamo trascurato o siamo rimasti indifferenti verso chi non ha la possibilità di realizzare una nuova costruzione. Ed è per questo che, con un Programma di Riqualificazione dell’Abitato, abbiamo dato loro la possibilità di effettuare “ampliamenti” delle proprie case, soprattutto se necessari a sopperire e soddisfare sopraggiunte esigenze familiari. E’ stato un lavoro duro ed impegnativo, che ha visto anche la preziosa collaborazione dei professionisti che operano nel nostro paese, ai quali rimettiamo gli strumenti urbanistici, che per essere ben applicati hanno bisogno dell’impegno di tutti, siano essi tecnici del Comune o liberi professionisti che hanno la necessità di utilizzarli. Ebbene, questo ci eravamo prefissi ed è questo che, con soddisfazione, abbiamo oggi raggiunto. Lasciamo un paese in crescita e con potenzialità enormi di sviluppo. Una cosa è certa: lo spirito con il quale ci siamo rivolti a questo impegno era quello di salvaguardare l’immagine e l’incomparabile bellezza del nostro paese, alle quali Marciana Marina deve la sua ricchezza. E questo abbiamo tentato di fare, cercando di andare incontro, nel contempo, alle giuste e comprensibili necessità di coloro che abitano questa terra e che da essa traggono, rispettandola, la loro fonte principale di vita.
marciana marina cotone panorama