Cercai di oppormi in tutte le maniere allo spostamento del mercato settimanale del Venerdì dal Centro Storico, ero straconvinto che se lo spazio della Piazza della Repubblica (i Giardinetti per dirla in ferajese) non era più sufficiente bisognava allargare il mercato in centro destinandogli anche altri (piazza cavour via del Mercato Vecchio, Via dell'Amore etc.) e fermare il traffico. Ma era, in quegli anni '80, una delle tante cause perse nella quale mi ritrovavo a recitare il ruolo di avvocato soccombente. In Comune c'era un signore assai indeciso sul dove collocarsi politicamente (in un quinquennio passò dal "ci vorrebbe il manganello" a massime responsabilità socialiste, democristiane e socialdemocratiche, per poi, giustamente, sparire) ma assai decisionista per quel che gli interessava e aveva deciso che il mercato in centro "dava noia". Continuai a dire e a scrivere che era una cazzata mandare il mercatino in via Zambelli, che sarebbe stata la fiera dello squallore e che il centro ne sarebbe risultato impoverito. Un giorno però venne a trovarmi un ambulante un "compagno" che mi disse una cosa che mi ferì, mi disse: "Te così sei contro il progresso!" Dubitai e poi mollai, non ne parlai più. Domenica scorsa ho passeggiato a lungo tra i banchi del "Mercato Internazionale Elbaeuropa" nella Calata senza auto, ho incrociato centinaia anzi migliaia di persone che si muovevano a piedi, magari si sentiva odore di wurstel arrostiti, ma non di benzina bruciata, ho discusso con un commerciante incazzato cercando di fargli capire che se lui negli ultimi tre giorni aveva venduto meno del solito, tutte quelle persone, spostate in centro a qualche altro locale dovevano necessariamente aver fatto brodo, e che comunque riabituare gli elbani a venire a piedi "giù" (sempre come dicono i ferajesi), catturare l'attenzione dei turisti che arrivano e se ne vanno dall'Elba convinti che Portoferraio sia quella latrina urbanistica che vedono tra il grattacielo e la ex-cementeria, era comunque un buon investimento. Dopo mi è venuto da ripensare che non ero affatto io ad essere "contro il progresso".
mercato in calata internazionale 2007 1