Dall’inizio dell’anno 2007 un consistente gruppo di archeologi e geologi con esperienze di lavoro e interessi scientifici e istituzionali sull’Elba e sull’Arcipelago Toscano si è raccolto intorno all’idea di un programma di ricerca comune. Le linee-guida della ricerca che adesso prende avvio saranno illustrate nel corso di un incontro pubblico promosso dal Sistema dei Civici Musei Archeologici di Marciana, Portoferraio e Rio nell’Elba che si svolgerà venerdì 25 maggio (ore 17,00-19,00) al Teatro Garibaldi di Rio nell’Elba nell’ambito dell’iniziativa Amico Museo 2007. Dopo la presentazione, sarà possibile consumare il tradizionale pasto del minatore riese (il “convìo”) nei locali del Museo Archeologico del Distretto Minerario di Rio nell’Elba (info e prenotazioni: 0565 943428 o 943459; inforioelba@tiscali.it). Il progetto Aithale, intitolato con il nome greco dell’Isola, intende riprendere le indagini sulle dinamiche insediative in rapporto alle specifiche caratteristiche dell’Isola: le straordinarie risorse minerarie e la posizione strategica nell’ambito delle rotte marittime, come “ponte” tra la terraferma e le principali isole tirreniche. In questo contesto è particolarmente efficace la prospettiva di un lavoro d’equipe, con uno stretto contatto tra archeologi e geologi, secondo esperienze che negli ultimi tempi hanno prodotto risultati assai interessanti anche nel vicino contesto populoniese. Gli enti coinvolti nella ricerca, che si svolge con il patrocinio e l’attiva partecipazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, sono il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, il Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università di Siena, il CNR - Istituto di Geoscienze e Georisorse di Pisa, la Scuola Normale Superiore di Pisa, il Sistema dei Civici Musei Archeologici di Marciana, Portoferraio e Rio nell’Elba, il Gruppo Archeologico Naturalistico Elbano; si prevede però di proporre la partecipazione al progetto ad altre Istituzioni universitarie. La ricerca si realizzerà integrando i metodi tradizionali dell’indagine archeologica (scavo e ricognizione di superficie) e quelli innovativi dell’archeometria (scienze esatte applicate all’archeologia) particolarmente indicati per l’analisi dei luoghi di lavorazione del ferro e delle scorie, qui sull’Isola come nei molti altri contesti dove il ferro elbano giunse nell’antichità. L’archivio informatizzato di tutti i dati noti e di quelli delle nuove ricerche costituirà la base su cui elaborare la ricostruzione del paesaggio e del popolamento sull’Isola dall’antichità al medioevo e sarà uno strumento indispensabile per la tutela e la valorizzazione dell’archeologia elbana. Al termine della ricerca, la pubblicazione di un libro consentirà a tutti gli interessati di avere un quadro d’insieme del più antico passato dell’Isola.
Testa etrusca