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A Sciambere del rosario, del cilicio e dell'autoflagellazione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 20 maggio 2007

Caro Sergio, dopo averti telefonato per accertarmi che non fossi migrato su una nube come il dio Quirino dei romani per passare, anzitempo, nel mito, con soddisfazione ho scambiato, rassicurandomi, con te due, di numero. indistinte chiacchere, data l’ora post-prandiale. Il rumore sordo che ho percepito mi hanno immediatamente fatto capire qual’era il gradimento di quella telefonata, ed i susseguenti rantoli mi hanno reso edotto del fatto che tu schiacciassi una generosa pennichella. Sergio, sopporta i tuoi lettori, se pur così molesti. Per chiarire poi che questa avventura non ha cancellato il mio buonumore anzi, se posso, mi ha ben influenzato, ti invio, con un senso di letizia, uno scritto anonimo che trovai, molto tempo fa e che ho conservato “religiosamente”in un famoso blog che fa dell’anonimato il suo feticcio mediatico. Spero non ti dispiaccia come non è dispiaciuto a me. Alla prossima, Savino. La prima prima lettera Pastorale di Ratzinger:” Dio è amore e l’acqua calda non fa male”ha colto nel segno. Indi, è stata presentata al pubblico la "De inexistentia mezze stagioniis ", la prima ponderosa enciclica a fascicoli settimanali. Col primo numero in regalo la statuetta di Giovanni Paolo II. Il messaggio è dirompente: "Dio c'è, mi dicono" CITTA' DEL VATICANO - "Il papa pesa il pepe a pisa, pisa pesa il pepe al papa ". Con queste parole inizia l'enciclica di Papa Benedetto Sedicente, la "De inexistentia mezze stagioniis ". Il sommo pontefice prende spunto dal commercio delle spezie nella città della torre pendente per intraprendere un viaggio e una riflessione sul mondo moderno e sulla visione che deve averne un buon cristiano. Così, per colui che è alla ricerca della verità, è "meglio un uovo oggi che una gallina domani ", e si accontenti così di quello che gli dice la chiesa cattolica. Dure come sempre invece le parole sul tema fondamentale del matrimonio: "Mogli e buoi dei paesi tuoi ", esorta a pagina tredici, spingendosi fino a dire "tra moglie e marito non mettere il dito ". Immancabile come in ogni bestseller la consueta spruzzata di sesso, servita dapprima con la rivelazione del sessantanovesimo segreto di fatima, che svelerebbe che il Cobra cantato da Donatella Rettore non era altro che la metafora del sesso maschile, e tornando poi ad ammonire i pii a stare alla larga dalle tentazioni, ammettendo che "Sofia Loren ha gli anni che ha, ma è sempre una bella donna ". Ma non si limita alla sfera abituale della sessualità, spaziando anche su temi di più stretta attualità. Sull'economia dichiara che "gli affari sono affari", quando chiede il riconoscimento dei diritti d'autore sul testo dell'enciclica, mentre sull'etica del comportamento esorta i cristiani ad apparecchiare rivolgendo la lama del coltello rivolta verso il piatto. Ponderose infine le riflessioni sulla guerra: "si stava meglio quando si stava peggio " e "ne uccide più la lingua della spada " sono riflessioni che lasciano il segno, mentre la conclusione è lasciata alle parole di Ponzio Pilato: "Me ne lavo le mani ". L'enciclica, che il un primo tempo doveva chiamarsi "Harry Potter e il relativismo etico" e che secondo alcuni maligni è stata scritta in realtà da mons. De La Palisse, è stata presentata pomposamente a "Portam ad Portam ", trasmissione di approfondimento di telepadrepio, dallo stesso pontefice. Il dotto prelato ha voluto dar sfoggio di gran cultura, pretendendo di citare alcuni passi danteschi per ingraziarsi la benevolenza di Roberto Benigni. Quando però è partito declamando serio con accento bavarese "ed ei col cul facea trombetta ", per un problema tecnico è mancato l'audio in studio, ed è partito il consueto spot sull'otto per mille. Savino Caro Atteso che la notte la trascorro a confezionare questo giornale e che spesso la mattina mi capita di dover seguire altre faccende (che poi finiscono sul giornale), non avendo ancora del tutto perso il deprecabile vizio di dormire, può anche capitare che nel pigro pomeriggio talvolta mi assopisca. Spero mi perdonerai. Se ti ho risposto a tono (per quanto assonnato) è già buono, altri mi hanno riferito di aver ottenuto solo dei grugniti e delle risposte "a viaggio d'acqua" (di cui ovviamente non c'è traccia nella mia memoria), con altri ancora mi è capitato di riaddormentarmi in maniera invereconda. Non so a chi si debba lo scritto che mi hai proposto, che è divertente anche se forse si accanisce un po' troppo col povero Benedetto Fru-Fru Sedicesimo, che è vero, farebbe meglio "a stassene a le su' case", limitandosi a formulare precetti per le genti sue (sempre che li convinca e gli diano retta almeno loro) senza dirci se si deve pipare in salita o in discesa, ma che in fondo non è Alessandro Sesto né Pio Dodicesimo, la storia di papi ne ha visti di molto peggiori. Ma fai bene secondo me ad approfittare di questi ultimi mesi di libertà laico-anticlericale che ti restano, una volta che sarai confluito nel Partito Democratico (e cristiano) appena avrete fatto un solo ovile (la citazione è evangelica, honny soit qui mal y pense) una lettera come questa ti potrebbe far deferire ai Probiviri (o alle Pie Donne) della sezione, e non te la caveresti con meno di 10 rosari completi con le pena accessorie di una settimana di cilicio e di tre giorni di autoflagellazione. Statti bene


autoflagellazione  epoca

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