A Sciambere No-oil / Si-car
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : sabato, 19 maggio 2007
Quando il presidente del PNAT Mario Tozzi lanciò l’idea di una Arcipelago “no-oil”, il plauso fu corale. Capraia è stata inserita con le Eolie nei progetti Enel per lo sviluppo delle energie pulite e rinnovabili, Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri sono le altre isole dove con facilità si svilupperà l’operazione Capraia. Ma quando, in linea con il progetto no-oil si suggerisce l’esigenza di regolamentare l’afflusso e la circolazione delle auto all’Elba nel periodo estivo di picco, cosa peraltro già attiva da anni al Giglio, apriti cielo e spalancati terra. Tanti no; tanti se; tanti ma. Certo regolamentare le auto, i mega-tir, i mega-autobus, non basta per dare una svolta di qualità e di ecologia al turismo, ma aiuta. Aiuta per reperire quei finanziamenti senza i quali : piste ciclabili, parcheggi scambiatori, adeguamento della viabilità, diversificazione portuale, collegamenti fra le isole, bollini blu, bandierine, etc.etc., restano parole e sogni. Aiuta ad evitare che i rilevamenti ambientali, che per legge devono essere espletati, blocchino la circolazione nei giorni di picco estivo nel caso si superino i limiti sulla concentrazione di inquinanti cancerogeni e venefici. Quello si, sarebbe un brutto colpo per l’economia turistica elbana, non certamente superabile pretendendo in nome della insularità trattamenti particolari. Forse potrebbero anche essere concesse delle deroghe dagli organi di controllo, ma ben difficilmente sarebbero concesse deroghe dalla opinione pubblica e dai turisti in particolare.Non è meglio prevenire, con azioni che, adeguatamente presentate e pubblicizzate, rappresentano anche un valore aggiunto alla offerta turistica? Ormai la qualità dell’ ambiente non rientra solo nelle fantasie e nelle esigenze di due o tre ecologisti, e di quattro o cinque ambientalisti. L’ambiente oggi fa opinione, e governa la domanda turistica. Dialogo e buon senso. Cordiali saluti
Poggio fosso della nevera