Tre classi del liceo scientifico “Foresi” di Portoferraio hanno partecipato alle attività previste dal progetto di educazione alla legalità. Quest'anno il progetto è denominato Contro-Valore ed è la prosecuzione di Senza Resto che, lo scorso anno, ha portato a riflettere sugli stili di vita e l'uso responsabile del denaro (evidenziando soprattutto le dinamiche che determinano il sovraindebitamento delle famiglie). Quest'anno l'attenzione è stata centrata sulla cittadinanza consapevole che richiede attenzione al territorio e partecipazione responsabile. Esercizio di cittadinanza, insomma, come prevenzione dei fenomeni illegali. Gli alunni hanno lavorato con il metodo laboratoriale, facendo uso del gioco di simulazione, dando vita ad un cantiere didattico in cui i partecipanti ascoltano, comprendono, parlano, realizzano. Nelle attività, gli alunni sono stati accompagnati da operatori livornesi ed elbani (questi ultimi della coop. Altamarea). L'attenzione che la scuola presta ai fenomeni dell'illegalità, fra cui l'usura, costituisce un elemento significativo della formazione e dell'educazione alla convivenza civile. In linea con quanto afferma don Luigi Ciotti, fondatore di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie che è partner del progetto scolastico), “l'uomo nel nostro ambiente sociale, esposto fin da piccolo al richiamo seducente del costume consumistico, elabora mete valoriali distorte e definisce modi di vita protesi al raggiungimento di tali miraggi... costi quel che costi. In generale, infatti, si tratta di mete proiettate molto al di là dei traguardi normali, e che, per essere raggiunte, inducono a canali di accesso illegali (traffici illeciti, lavoro nero, criminalità organizzata, usura, ecc.)”. L'intenzione dei responsabili scolastici del progetto è di continuarlo anche nel prossimo anno scolastico.
don ciotti