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Accordo tra la Lega Navale e l'Università di Torino per studi dei fondali marini elbani

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 maggio 2007

Dal primo gennaio 2007 la Lega Navale Italiana, sezione di Portoferraio, ha stipulato una convenzione che legherà la sezione con l’Università degli Studi di Torino per la durata di un triennio. L’accordo siglato con il Dipartimento di Biologia Animale e dell’Uomo prevede la collaborazione con il Laboratorio di Biologia Marina coordinato e diretto dalla Professoressa Daniela Pessani e costituito da uno staff del quale fanno parte ricercatori, dottorandi ed un nutrito numero di tesisti della laurea triennali e specialistica. La convenzione giunge a coronazione di una stretta collaborazione nata già a partire dal giugno 2006 che ha visto impegnate le parti coinvolte in ricerche scientifiche svoltesi nelle acque elbane e ha gettato le basi per la proposizione di progetti comuni legati alla cultura del mare, la conservazione della biodiversità marina mediterranea, la protezione e la gestione degli ecosistemi marini costieri. Tutto ciò senza tralasciare il fine ultimo della Lega navale, ovvero la divulgazione e la sensibilizzazione verso tematiche legate al mondo del mare e alla cultura marinaresca in genere. Le ricerche hanno avuto come oggetto di studio le praterie di Posidonia oceanica dei litorali elbani, sia nel versante meridionale dell’Isola (prateria di Margidore – Comune di Capoliveri), sia su quello settentrionale (prateria di Le Ghiaie – Comune di Portoferraio). Dopo una prima serie di indagini preliminari tese a descrivere lo stato di conservazione dei posidonieti oggetto di studio, le investigazioni si sono concentrate sulle comunità animali associate alla prateria, in particolare sulla comunità malacologica (molluschi conchigliati), la polichetofauna (vermi marini) e la carcinofauna (crostacei) che popola l’ecosistema posidonia. Posidonia oceanica è ormai considerata dalla comunità scientifica italiana ed internazionale un vero e proprio polo della biodiversità mediterranea sulla quale incentrare progetti di salvaguardia e tutela dell’ambiente marino; l’importanza che la fanerogama marina riveste nei delicati e fragili equilibri della fascia infralitorale è testimoniato dall’inclusione della pianta nella Direttiva Habitat dell’Unione Europea già a partire dal 1992 (92/43 CEE) con la denominazione di habitat ad elevata priorità. La Lega Navale ha supportato dal punto di vista logistico i ricercatori dell’Università, mettendo a disposizione uomini e mezzi per condurre a termine questa prima fase della ricerca conclusasi alla fine dell’aprile 2007. Interessanti sono gli spunti che questo lavoro ha proposto: dai primi risultati ottenuti sono emersi dati che, tuttora in fase di elaborazione, saranno indispensabili per la valutazione non solo dello stato di conservazione delle due praterie in esame, ma del mare elbano in generale. Ma la collaborazione non si ferma qui. Già concluso un importante progetto che ha visto ancora una volta protagonista la Sezione della LNI di Portoferraio ed il Laboratorio di Biologia Marina dell’Università di Torino, con il co-finanziamento del Centro Interuniversitario di Biologia Marina “G. Bacci” di Livorno. Si è trattato di un monitoraggio mensile, per un totale di circa nove mesi, realizzato nel 2006, del flusso di plancton, qualitativo e quantitativo, nello specchio acqueo antistante due praterie di Posidonia oceanica al fine di determinare le relazioni intercorrenti tra la componente zooplanctonica larvale presente nella massa planctonica e l’equivalente popolamento adulto presente in seno al posidonieto. Anche in questo caso il lavoro è stato possibile grazie alla partecipazione attiva della Sezione che si è incaricata di fornire i natanti utilizzati in mare per il campionamento. Ora la LNI di Portoferraio dopo il supporto tecnico-logistico di questo ultimo anno di lavoro rilancia e si fa parte attiva e propositiva di alcuni progetti che sono in fase di definizione e dei quali si auspica una pronta realizzazione. Prima fra tutte l’idea di far nascere, finalmente, all’Isola d’Elba ed in particolare a Portoferraio, dove ha sede la sezione, un contenitore, uno spazio espositivo, di divulgazione, di didattica ambientale permanente in grado di raccogliere tutte le conoscenze e i saperi legati alla tradizione marinara e finalizzato a sviluppare ed attuare percorsi formativi di sensibilizzazione dei cittadini in tema di conoscenza e tutela dell’ambiente marino in generale ed in particolare dei fragili ecosistemi presenti nelle aree marine protette e non. Tenendo presente che spesso nei luoghi di villeggiatura manca una struttura che illustri l’ambiente marino nelle sue molteplici sfaccettature e le peculiarità scientifiche del luogo, la “Stanza del mare” (così è stata denominato il progetto) si configura come la sede di attività espositive e didattiche riguardanti il Mar Mediterraneo in generale e l’Isola d’Elba in particolare, dirette a diverse tipologie di fruitori, in primis gli studenti delle scuole (elementari, medie e superiori) che vorranno approfondire con gli insegnanti le tematiche trattate a scuola. Da parte sua il Laboratorio di Biologia Marina dell’Università di Torino si impegna a fornire il supporto tecnico-scientifico e le conoscenze per la realizzazione di questo ambizioso progetto che dovrà rappresentare il punto di partenza per una maggiore e stretta collaborazione nata sotto i migliori auspici.


Sub posidonia sorbona

Sub posidonia sorbona

sub posidonia retinaggio

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