Nella mattinata del 15 maggio abbiamo ricevuto, sulla questione della decisione della Amministrazione di Campo nell'Elba di svolgere comunque le iniziative culturali programmate nel fine settimana, nonostante quanto accaduto a La Pila due distinte lettere. La prima è una nota del comune di campo nell'Elba che recita: "In riferimento alla lettera del consigliere Palombi sull'opportunità o meno di sospendere le manifestazioni in corso a Marina di Campo, l'amministrazione comunale intende sottolineare che è stata attentamente presa in considerazione l'opportunità di sospendere i festeggiamenti in corso. In questi casi sono molti gli elementi di valutazione da prendere in considerazione e tra questi ha sicuramente pesato il fatto che la manifestazione in corso fosse di carattere prettamente culturale. Non si tratta di considerare la nazionalità o la provenienza delle vittime dell'incidente, ne tanto meno ricorrere all'abusato "show must go on", ma semplicemente si è pensato alle molte persone impegnate in un evento culturale che erano ospitate nel nostro comune e che si erano adoperate per l'evento in corso. Dove sta il confine oltre il quale si debba "staccare la spina" è sempre difficile dirlo, e la nostra decisione può essere comunque discutibile, di sicuro c'è che gettare nella "pentola" di questa vicenda la "buona o giusta capacità amministrativa" può sembrare un tentativo di speculazione su questa triste storia. L'amministrazione comunale di Campo nell'Elba La seconda a firma dell'amica Anna Maria Segnini esprime concetti simili affrontando però con un taglio più personale la vicenda e fornendo altri particolari ed altre valutazioni: A Sergio Rossi Chi scrive è la persona che con il tuo collaboratore Alex Beneforti, si occupa della sezione Cultura e spettacolo del Comune di Campo nell’Elba, e risponde al nome di Anna Maria Segnini. Immediatamente dopo il tragico incidente aereo accaduto sabato 12 maggio in località Setteterre, nel nostro comune, sia il Sindaco che diversi consiglieri di maggioranza, nonché la sottoscritta in qualità di volontaria dell’Intercomunale di Protezione Civile, siamo subito accorsi sul luogo della sciagura, e credimi non per curiosità, cosa che invece ha mosso moltissime persone causando non pochi problemi, ma per prestare soccorso e mettersi a disposizione per qualsiasi evenienza. Dopo, non sottovalutando affatto la gravità dell’accaduto, ci siamo ritrovati tutti e consultati se fosse il caso di sospendere la manifestazione, ascoltando anche i pareri dei responsabili della Corale di San Gaetano facente parte dell’organizzazione nonché quello dei funzionari del comune di Arezzo e dei rappresentanti dei musici della Giostra del Saracino, nostri ospiti. Tutti insieme abbiamo deciso di non sospendere la programmazione non perché “The show must go on”, ma perché abbiamo ritenuto che l’iniziativa, che aveva si lo scopo di rendere omaggio al maestro Pietri,non avesse contenuti oltraggiosi nei riguardi del terribile incidente, nel quale purtroppo ad oggi hanno perso la vita quattro persone (e sottolineo per il dottor. Palombi PERSONE senza distinzione alcuna) visto anche il messaggio culturale che ne sarebbe derivato. Come il dottor Palombi scrive, la forza morale passa anche attraverso certe scelte. Verissimo, la riprova che la nostra decisione non è stata amorale, è la presenza delle centinaia di persone che hanno assistito all’esibizione dei musici e alla proiezione del filmato “Promo, città di Arezzo”. Persone fra le quali ci sarà stato senz’altro anche qualcuno che ha votato il Sig. Palombi ma che non ha mai avuto il piacere e a questo punto “l’onore” di vedere il consigliere di minoranza Palombi dietro i banchi ai quali appartiene. Quindi non si cerchi di attribuire a questo gemellaggio un significato che non sia prettamente culturale, solo perché in questo triste frangente può far comodo a chi non perde occasione per alimentare sterili argomenti, che tiene informato il dottore che vive oltremare e che ci degna della sua presenza molto raramente. Saluti Anna Maria Forse sarebbe stato meglio usare una frase diversa, nel caso di specie, da "The show must go on" che si presta ad essere letta nella accezione derivante da una traduzione letterale e riportante in sé un giudizio negativo, facendo pensare ad un baraccone che non può spengere le sue luci e far cessare i lazzi di un clown neanche in presenza del dolore. In realtà nel parlare di ogni giorno quella frase ha perso diretti riferimenti circensi o spettacolari (un po' per esempio come il nostro "casino" che non significa più "postribolo" ma solo "confusione") e significa di fatto "la vita continua, deve continuare". Ho scritto, e ribadisco di non emettere giudizio alcuno, perchè credo che ci fossero ragioni sia nel sospendere, sia nel proseguire e se la decisione da parte di chi di dovere a Campo è stata ponderata, si è voluto riflettere prima di prenderla, non sono il solo a pensarla così. Ho scritto anche che io personalmente avrei staccato la spina, ma questo potrebbe essere determinato da un vissuto personale, dall'aver scelto in qualche particolare occasione di non staccarla, magari andando (da dipendente pubblico) a manovrare l'attrezzatura tecnica di una manifestazione che aveva aspetti anche ricreativi e che altrimenti sarebbe saltata, un paio d'ore dopo aver ricevuto una delle più dolorose notizie che si può ricevere. Chiudo salutandovi ed aggiungendo che non entro nel merito delle altre considerazioni così come ho fatto rispondendo alle domande di Palombi, perché non ho elementi per aprire bocca, e, quando non si sa, ci si deve tacere.
aereo caduto 2007 11