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L'atterraggio a La Pila era stato tentato e mancato dal pilota che cercava di rialzarsi - Stabilizzato il superstite che è in trasferimento a Pisa l'aereo proveniva da Klagenfurt - Particolari raccapriccianti sulla condizione delle vittime

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 12 maggio 2007

Sta per partire dall'aeroporto di La Pila dove ha preso terra da qualche minuto il Pegaso2 che condurrà l'unico superstite a Pisa al centro Grandi Ustionati dell'ospedale di Cisanello. La strada era stata tenuta scombra per consentire un più agile trasferiomento dell'ambulanza verso l'aeromobile. Emergono particolari sulla dinamica dell'incidente: l'aereo che proveniva dalla località austriaca di Klagenfurt aveva già tentato un atterraggio provenendo dal mare, ma sarebbe andato troppo "lungo", il pilota ha tentato allora di riprendere quota, compiendo una virata sulla destra, ma il velivolo non si è sollevato a sufficienza e prima ha impattato contro un grosso albero di fichi poi si è schiantato su un campo adibito a vivaio sembra esplodendo. Quindi un errore umano (peraltro compiuto in condizioni meteo decisamente buone) non un'avaria avrebbero causato la tragedia che si appaia a quella del 16 luglio 2006, anche se allora l'aeromobile era in decollo da La Pila L'unico superstite un uomo di 36 anni potrebbe essere stato dall'urto con il terreno o dall'esplosione sbalzato fuori dalla carlinga diventata una trappola mortale per i tre compagni di viaggio, i cui corpi carbonizzati (particolare raccapricciante) non sono stati ancora estratti dall'aereo e risultano fusi con le lamiere.


Pegaso2 in volo elicottero

Pegaso2 in volo elicottero