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Per Massimo Ermili - 11 maggio 2007

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 12 maggio 2007

Se ne è andato così, nelle tiepide ombre di una tarda sera di questo maggio odoroso, cadendo dal motorino, ma questa volta per una brutta caduta che gli è stata fatale, nonostante l’ impegno e la perizia dei volontari della Misericordia di Rio Marina che invano hanno cercato di rianimarlo. A lato del portellone dell’autosoccorso il fedele cagnolino attendeva paziente un risveglio che questa volta non c’è stato. Questa volta. .. perchè già altre volte Massimo era caduto col mezzo che ordinariamente usava, pur senza gravi conseguenze. Vogliamo ricordarlo per il suo fare appartato, ma non schivo, manifestazione evidente di una connaturata timidezza che non gli impediva tuttavia di aprirsi ai pochi amici, con poche parole, con espressioni che denotavano un vissuto contrassegnato da una dimensione di sofferenza e di amarezza. Aveva poche parole, ma parole determinate, concrete, e anche rispettose degli altri. Con questo spirito denunciò nel corso di una ormai lontana assemblea elettorale l’insulto, che veniva rivolto ai componenti della lista di Rinascita Riese da parte di un membro della lista avversaria, lista già al governo del paese e di cui quel signore era stato un protagonista troppo determinante. Cose del passato, ormai, ma cose che in questa brutta circostanza vogliamo richiamare per tributare a Massimo un Grazie doveroso, come riconoscenza per un gesto meritevole di non essere dimenticato, per renderne ancor più significativo il ricordo tra noi.


giunchiglia fiore

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