Qualche volta nella codifica delle operazioni di Polizia si scelgono dei titoli particolarmente suggestivi, che potrebbero stare bene sulle "civette" di un giornale: è il caso di "Guinzaglio Stretto" che si è concretizzata all'alba di martedì e che trattava di un allevamento di cani e di pratiche usurarie. In azione le Fiamme Gialle dell'Isola d'Elba che hanno arrestato a Perugia D.P. e D.L. padre e figlio di 58 e 23 anni che erano riusciti ad entrare in possesso di un allevamento di di cani di razza facendo crescere da 20.000 a 130.000 euro il prestito che era stato concesso applicando un tasso del 300% al precedente proprietario caduto nelle loro grinfie. Ma i perugini erano subentrati in seconda battuta come "finanziatori" dell'allevatore, poichè questi in precedenza era già stato oggetto delle attenzioni del Clan Marandino, e proprio le indagini dei Finanzieri elbani nell'ambito della operazione MARATA avevano condotto alla scoperta degli estortori perugini. Su mandato della procura umbra oltre che l'esecuzione degli arresti dei due la G.d.F. ha provveduto al seguestro giudiziale cautelativo delle strutture dell'allevamento e dei circa 30 cani (in parte fattrici in parte cuccioli) che in essa erano custoditi poichè patrimonio ritenuto illegittimamente acquisito con pratiche estorsive approfittando dello stato di bisogno in cui si trovava l'allevatore che era già stato "curato" a dovere dai Marandino, i quali con una consolidata tecnica erano riusciti a mettere le mani perfino sulla casa di proprietà della famiglia costringendola all'acquisto formale di ben 16 (!) auto di grossa cilindrata. Una famiglia che proprio perchè "strozzata" e minacciata dal clan "elbano" aveva finito per chiedere soldi agli usurai perugini, e che rivede la luce, perchè dopo le indagini dei Finanzieri isolani, durate circa un anno e mezzo, ha visto assicurati alla giustizia questi altri figuri in cui si è imbattuta, e potrà iniziare a ricostruirsi economicamente.
guardia di finanza ingresso