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Al torneo Scacchistico Internazionale dell'Isola d'Elba una giovanissima stella

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 10 maggio 2007

Il giovane Marco Codenotti a dieci anni è già in grado di sfidare gli scacchisti più titolati ad armi pari. Dopo aver partecipato con ottimi risultati al torneo di Erba, con un semplice cambio di consonante da r a l si è presentato al via del festival dell’Elba. Sulla carta non aveva alcuna chance di risultare tra i protagonisti; ma dopo le prime due partite era nel gruppo di testa a punteggio pieno, dopo aver battuto brillantemente anche l’esperto Maestro Internazionale serbo Ljubisavljevic. Nonostante le successive due sconfitte contro il filippino Vuelban e lo statunitense Wagman (molto interessante la prima partita, combattutissima e in bilico per quasi tutta la sua durata), ha dimostrato talento da vendere e nessun timore reverenziale. Per il momento resta con i piedi per terra e le idee ben chiare: nelle interviste che già rilascia alla stampa tiene a sottolineare che per lui gli scacchi sono per adesso soltanto un gioco affascinante. Giusto così, non bisogna precorrere i tempi di crescita di un ragazzino che ha tanta voglia di divertirsi e imparare. E così come non si abbatte per le sconfitte (col vecchio Wagman, che pure l’ha battuto, chiacchiera tranquillamente come se fossero nonno e nipotino), non si esalta più di tanto per le vittorie. Comunque, visto che forse sta nascendo una stella scacchistica, qualche informazione su come Marco ha conosciuto gli scacchi e come li vive attualmente è giusto darla. A sei anni la sua famiglia viveva negli Stati Uniti. A scuola organizzarono un corso di scacchi, ma lui non fu selezionato per parteciparvi. Chiese allora di prendere parte a un torneo di scacchi pure organizzato nella scuola, e la sua richiesta fu accolta solo per le sue insistenze (tenace il ragazzo!). E il suo gioco nel torneo convinse gli insegnanti ad ammetterlo finalmente al corso. La passione lo ha preso, e al ritorno in Italia si è iscritto a un circolo ed ha cominciato a partecipare ai tornei. I risultati si vedono. Un plauso va dato anche ai suoi istruttori Francesco Rinaldi, Spartaco Sarno e Stefan Djuric, che stanno svolgendo un ottimo lavoro didattico e pedagogico.


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