Questa Amministrazione Comunale ritiene che allo stato attuale occorre procedere, per ciò che riguarda il mare, a collaborare ad una regolamentazione che ne tuteli lo stato e che, allo stesso tempo, ne permetta la fruibilità. Coerentemente con la protezione ambientale devono essere tutelati, come aspetti principali e fondamentali, gli usi e costumi della popolazione residente e quelli della popolazione turistica. Quello che in altre parole possiamo definire come “un progetto di conservazione sostenibile del nostro mare che sia in sintonia con i cittadini dell’arcipelago”. Dal 2003, essendo il Parco diretto dal Commissario Barbetti ed il Comune di isola del Giglio amministrato dal Sindaco Landini, il Ministero dell’ Ambiente, con Altero Matteoli, ha avviato le pratiche e l’ iter istitutivo dell’ AMP per l’ intero arcipelago toscano. AMP non è parco marino, ma un’area opportunamente regolamentata a favore e difesa di chi vive l’ isola, sia come residente che come turista, andando a difendere e a sostenere la pesca locale, la pesca sportiva, l’ uso balneare e la normale fruibilità delle coste, mentre va a limitare gli usi più dannosi del mare come le centinaia di ancoraggi delle grosse imbarcazioni disseminati ovunque e i tipi di pesca più dannosi a cui le isole sono sottoposte, specialmente da parte delle pescherie del continente. Allo stato attuale dei lavori, pur iniziati dal lontano 2003, hanno visto impegnato il Ministero in una fase di studio preliminare delle nostre coste. In un’ ultima riunione tenutasi presso il Ministero dell’ Ambiente abbiamo appreso con soddisfazione la volontà, da parte della maggior parte delle amministrazioni comunali dell’ arcipelago, compresa quella di Capraia, di procedere con l’istituzione delle AMP ed in generale con la piena collaborazione con l’Ente Parco e lo stesso Ministero, vista anche e soprattutto la nuova politica di concertazione proposta. Tra le linee guida proposte dal Ministero vi è anche la volontà di trasformare i parchi marini a cui sono sottoposte le isole di Capraia, Giannutri, Montecristo, Pianosa e Gorgona in AMP, passando da rigidi e ferrei vincoli ad una regolamentazione più flessibile ed intelligente. Per i motivi sopra esposti questa A.C. : · concerterà e collaborerà con il Ministero dell’ Ambiente e l’ Ente Parco perché l’iter istituzionale veda il Comune di Isola del Giglio rappresentante principale delle esigenze locali. · si confronterà con la propria cittadinanza, attraverso capillari campagne di informazione, affinché si possano sia dare che raccogliere informazioni ed esigenze condivisibili e sostenibili, atte al miglioramento di tale progetto. · Proporrà le decisioni al vaglio del proprio Consiglio Comunale in modo trasparente e continuativo, ogni qual volta vi sia una scelta di pianificazione da intraprendere. · Visto e considerato che il Ministero dell’Ambiente ha individuato nell’Ente Parco il soggetto referente per l’approfondimento di tali informazioni e procedure, tenuto conto che l’assessore all’Ambiente di questo Comune è anche membro del direttivo dell’Ente Parco, al fine di una produttiva e proficua collaborazione invita anche i gruppi delle minoranze consiliari o i singoli componenti di esse che volessero collaborare a prendere opportuni contatti per la formulazione di proposte in merito. Detto tutto ciò, possiamo affermare con serenità che la popolazione può stare tranquilla perché il terreno su cui ci si sta muovendo non è quello dei vincoli restrittivi, ma piuttosto quello di una sana e doverosa regolamentazione; ovvero non è a rischio la pesca, non è a rischio la balneazione, non è a rischio la navigazione o l’attività subacquea o in generale e la fruizione dell’isola. Solo in questo modo si ritiene, vista anche la perdente esperienza del recente passato, di fare il pieno interesse della cittadinanza.
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