Torna indietro

A.M.P. Un fraintendimento sul destino dell'Enfola causato dai "tagli" del TG1

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 08 maggio 2007

Egreg. Direttore, mi permetto di scriverle questa lettera, perche' come tanti elbani sono un po' confuso su quello che dovrebbe od e' il futuro delle aree marine della nostra Isola. Proprio oggi, al TG di RAI UNO delle 13.30, e' stato fatto un servizio sull'isola d'Elba, dove anche il Presidente del Parco Tozzi, e' intervenuto precisando che specialmente per la zona Enfola, sara' tutelata sotto protezione totale integrale (ad uso esclusivo scientifico, termine utilizzato dal tg). Ora mi domando e dico, se per far ripopolare la specie ittica marina se si puo' arrivare ad impedire il benche' minimo utilizzo delle nostre terre nonche' del nostro mare. E' un assurdita', quando basterebbe semplicemente vietare la pesca a strascico (devastatrice dei fondi marini) senza impedire al semplice pescatore hobbysta o nuotatore o canoista di beneficiare di un bene comune come lo si e' fatto fino ad oggi. Inoltre, cosa importantissima, il turista che oggi paga fior di centinaia di Euro per approdare all'Elba (grazie ai servizi Moby) certamente se ne guardera' bene di venire a spendere dei soldi in un'isola che potra' parzialmente visitare o meglio ancora guardare dalla costa, senza poter neanche usufruirne completamente nella sua essenza. Il rispetto per la natura, non significa che se fino ad oggi ne e' stato fatto un uso indiscriminato, oggi altrettanto drasticamente se ne voglia negare ogni utilizzo, e con uso indiscriminato. Intendo dire che certamente non e' il piccolo natante, ne' il sub amatoriale che inquina il mare. Come precedentemente scrivevo la pesca a strascico e le grosse imbarcazioni (oltre 24 metri) possono eventualmente produrre dei danni evidenti nel tempo. Parlo anche da Sub, infatti avendo praticato pesca in apnea posso dire che sulla spiaggia dei Prunini (o Seccione), per tutto lo specchio di mare antistante la battigia sembrava come arato. Ero forse io che producevo danni all'ambiete? o quelli come me? Proteggiamo l'ambiente, ma cerchiamo di farlo senza danneggiare la nostra esistenza, in una terra dove ci siamo e ci sono nati e cresciuti i nostri padri, e dove dovranno godere i nostri figli (non guardare, godere!) Massimiliano Parrini (Cittadino Elbano) Caro Signor Parrini Crediamo di essere in presenza di un fraintendimento, causato dalla non agevole "leggibilità" del servizio del TG1, che poi è stato realizzato montando degli spezzoni del ben più ampio (e chiaro) servizio andato in onda sul RAI3, a cura della redazione del TG regionale, qualche giorno fa. La frase da lei udita "Se l'Enfola divenisse zona a sarebbe permessa solo la ricerca" è stata pronunciata dal collega che ha curato il servizio (Federico Monechi) in linea del tutto ipotetica. Dal canto suo Tozzi ha ribadito che in un'area marina protetta si debbono realizzare delle zone di protezione "alta" integrale, ma l'accostamento tra le due affermazioni era forzoso. Ci risulta infatti che il Presidente del Parco, per quello che attiene nello specifico l'Enfola, non abbia espresso contrarietà alla proposta del Comune di Portoferraio (si può dire approvata quasi per acclamazione anche dalla numerosa assemblea cittadina tenutasi al De Laugier), che prevede un regime vincolistico di fascia C, e che è tra l'altro sovrapponibile anche alle richieste della più importante associazione ambientalista: Legambiente. E le ricordo per quanto attiene la fase istitutiva, che muove da una proposta ministeriale, le norme vigenti chiariscono che per quanto riguarda la zonazione, questa debba risultare "concertata" con il comune.


Enfola Notturno

Enfola Notturno