Torna indietro

Le osservazioni degli astrofili in merito all'inquinamento luminoso

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 04 maggio 2007

PORTOFERRAIO - Via Manganaro e Via Carducci. I lampioni di più recente installazione presenti in queste vie non sono opportunamente schermati contro la dispersione verso l’alto della luce; oltre a procedere con l’opportuna schermatura che impedisca qualsiasi dispersione verso l’alto, ci sembra opportuna anche la sostituzione delle attuali lampade con lampade a vapori di sodio ad alta o bassa pressione (rosse/arancioni o gialle) come da allegato C della L.R. - In alcune zone della città (V.le Manzoni, zona Porto, Sghinghetta, loc. Carpani) sono ancora visibili numerosi globi luminosi (sia per quanto riguarda l’illuminazione pubblica che privata) con dispersione della luce verso l’alto che può arrivare al 50/70% del totale; ne consigliamo la schermatura e la sostituzione delle lampade, come sopra. - Torri faro dell’area portuale. Ci rendiamo conto delle esigenze di sicurezza di questa zona, ma ci chiediamo se davvero occorra tutta quella potenza di luce per rispondere a questa.Ci chiediamo altresì se sia possibile sostituire i micidiali fari a luce bianca presenti in così gran numero sulla banchina Alto Fondale e sul molo davanti al Residence con fari a luce arancio/rosso, di cui d’altronde sono dotate le banchine dove attraccano le navi della Moby Lines. Opportuno anche un controllo sull’inclinazione dei suddetti fari, il cui fascio luminoso non dovrebbe superare i 60° rispetto alla verticale (in alcuni casi, almeno ad occhio, ci sembra che questo valore sia sensibilmente superato) - Illuminazione impianti sportivi. Stesso discorso per quanto riguarda l’inclinazione del fascio luminoso; si ricorda comunque che l’illuminazione in questi casi non dovrebbe fuoriuscire dall’area effettivamente interessata dall’esigenza di luce, cioè dall’impianto sportivo stesso - In generale, la maggior parte dei lampioni esistenti un pò in ogni zona dell’abitato presentano per la maggior parte lampade a luce bianca (vapori di mercurio), che potrebbero essere gradualmente sostituite con lampade a vapori di sodio ad alta o bassa pressione. Oltre ai casi sopra citati segnaliamo inoltre una selva di fari e faretti posti davanti a supermercati, cantieri navali, parcheggi, attività varie, ecc., tutti o quasi dotati di luci bianche abbaglianti e mal orientati rispetto alla verticale, in alcuni casi con ampia dispersione verso l’alto del flusso luminoso. - nuovo discount “Dico”, punto vendita “Euronics” e “Conad Superstore” in loc. Antiche Saline: cominciamo proprio dall’ultime apparizioni in ordine cronologico in quanto con la dissennata illuminazione realizzata intorno ai complessi di cui sopra, al già malconcio cielo Portoferraiese si è inferto un altro brutto colpo. Apparte il numero spropositato di fari dalla luce bianca abbagliante che abbiamo visto, alcuni di questi hanno un inclinazione rispetto alla verticale di 90° (cioè sono paralleli al terreno), mentre ricordiamo che la L.R. raccomanda di mantenere il flusso luminoso verso il basso, non oltre i 60° dalla verticale. Altresì raccomanda di limitare l’uso di questi fari a casi di reale necessità: riguardo a questo ricordiamo che molti super e ipermercati anche fuori Elba hanno un’illuminazione esterna costituita semplicemente da normali lampioni, magari - come ad esempio un’enorme Esselunga alle porte di Lucca - con criteri antinquinamento luminoso e di risparmio energetico; ciò ci fa pensare che forse tutta questa “reale” necessità nell’illuminare così a giorno un punto vendita di chicchèsia non sussista, né fuori Elba, né qua da noi. Richiediamo quindi a codesta Amministrazione di mettere mano a questa situazione, evidentemente fuori legge, facendola rientrare nei limiti descritti dalla normativa Regionale vigente. - riprendiamo il nostro “tour” da S. Martino: intorno al Park Hotel Napoleon, più precisamente intorno a quelli che crediamo siano gli alloggi del personale, sono dislocati diversi faretti a luce bianca molto forte (anche qua si può parlare di “reale necessità” ? Ci sembra che possa bastare molto meno per illuminare l’ingresso di questi alloggi). Da S. Giovanni verso il Centro. - Parcheggio antistante l’impianto sportivo di S. Giovanni: un faro anche se posizionato fra gli alberi, presenta una evidente dispersione del flusso luminoso verso l’alto, sicuramente eccedente il 3% del totale emesso dalla sorgente, limite imposto dalla normativa. - All’interno del parcheggio dell’Hotel Airone: un bel faro a luce bianca che illumina totalmente dal basso verso l’alto. - Autolavaggio loc. Orti: presenza di un faro dalla intensa luce bianca. Loc. Carpani. - Supermercato Conad posto all’uscita della frazione di Carpani: una ventina di fari bianchi + uno enorme a luce rossa intorno allo stabile. Anche qua non ci sono assolutamente quei requisiti di “reale necessità” che possano giustificare un uso così dissennato dell’illuminazione: Come già detto basterebbero dei semplici lampioni, magari con lampade a vapori di sodio ad alta o a bassa pressione (al posto delle solite lampade bianche ai vapori di mercurio che ancora sono in maggioranza sul territorio comunale). - Consorzio Agrario Provinciale: anche qua un bel faro a luce bianca, posto all’ingresso per illuminare il piazzale e l’edificio del C.A.P., la cui inclinazione è fuori norma. Lo stesso effetto di illuminazione lo si potrebbe avere ponendolo in posizione più elevata, magari sul tetto dell’edificio con una inclinazione diretta più verso il basso. - Autolavaggio: un bel faro bianco ad illuminare tutto il complesso che, oltre a mangiarsi la visione di un bel pezzetto di cielo, ci sembra di poter dire che ha anche un effetto abbagliante nella visione della strada per gli automobilisti in transito. - Elba Bevande: un potente faro bianco all’interno del piazzale della nota azienda portoferraiese. Loc. Antiche Saline. Oltre al già citato caso dei nuovi punti vendita Dico, Euronics e Conad, quasi tutte le attività della zona hanno i soliti micidiali fari, ognuno dei quali si mangia un pezzetto di cielo, oltre che a disperdere inutilmente enormi quantitativi di energia. - Magazzino materiale edile Frediani: oltre a presentare un certo numero di fari molto forti, alcuni di questi sono mal inclinati e un po’ tutti presentano una discreta dispersione del flusso luminoso verso l’alto. - Centrale Enel: installati in posizione sopraelevata fari dalla intensa luce bianca e rossa a lacerare il cielo notturno. - Bricofer: oltre a presentare un certo numero di fari dalla forte luce bianca a fare da “corona” all’edificio per la semplice illuminazione delle insegne, anche qua un bel faro bianco ad illuminare l’insegna disposta sul piazzale antistante il punto vendita inclinato dal basso verso l’alto. Abbastanza eclatante. - Esposizione di auto di Brandi Motori “la rotonda”, altri fari bianchi ad illuminare la zona - Cantiere navale Esaom ed esterno edificio ex cementeria: anche qua micidiali fari a luce bianca disseminati in tutta la zona impediscono con il loro effetto abbagliante la visione di molti corpi celesti. - Officina Brandi Motori (accanto al distributore Q8); posizionato all’ingresso un altro bel faro bianco mal posizionato. Andando verso il Centro. - Via P. Mascagni (traversa tra via Carducci e v.le Elba): inspiegabilmente da dicembre 2006 sono apparsi sotto i lampioni esistenti, praticamente attaccati agli stessi pali e pochi metri sotto i corpi illuminanti di questi, dei fortissimi fari a luce bianca intensa. Sinceramente non ne comprendiamo l’utilità, in quanto i lampioni esistenti erano già sufficientemente illuminanti, anzi anche qua il solito buon senso consiglierebbe la sostituzione delle lampade a vapori di mercurio a luce bianca con lampade ai vapori di sodio dalla luce arancione o gialla, come da dettami della L.R. in materia; e invece cosa si fa? andando nella direzione esattamente opposta ad azioni finalizzate al risparmio energetico ci mettiamo dei “bei” fari abbaglianti, dannosi e per giunta fastidiosi per la visione notturna del piano stradale: insomma ce ne auguriamo, alla ricezione delle presenti osservazioni, una celere e completa rimozione. - Elbana Petroli, v.le Teseo Tesei (davanti al supermercato Coop): 3 o 4 forti fari bianchi all’interno dell’area. - Ritornando un momento sopra l’illuminazione delle banchine dell’area portuale, cui abbiamo già accennato nella scorsa missiva dell’inverno 2003, non si può non far notare come ad esempio a Piombino le torri faro del porto hanno i corpi illuminanti totalmente rivolti verso il basso o come a Porto Azzurro l’illuminazione della banchina è affidata senza problemi a semplici lampioni a luce gialla, quindi senza bisogno dei potenti fari con i fasci luminosi a volte male inclinati del porto di Portoferraio. - Loc. Le Ghiaie, Caserma della Guardia di Finanza: sopra il portone che da sul viale per le Ghiaie n. 4 bei fari bianchi, di cui due leggermente inclinati verso l’alto. Portoferraio centro. - Entrata del centro storico, porta a mare: due “bei” fanaloni rossi che illuminano l’ingresso al centro storico. Anche qua non si può vedere di posizionare queste luci in modo da inclinarle dall’alto verso il basso ? - Non facciamo in tempo ad entrare in P.za Cavour che, voltandoci verso gli archi di ingresso, montati sopra gli stessi, ci troviamo di fronte altri due bei fari dalla intensa luce bianca, mal inclinati e con dispersione del flusso luminoso. - Pieno centro storico, davanti palazzo della Biscotteria: fari bianchi accecanti a illuminare non si sa bene che cosa e perché. Di nuovo fuori Portoferraio. - Loc. Valdana, più precisamente i Vivai Filippi: non tutte le notti, ma comunque molto spesso, una decina di fari ad illuminare le piante esposte. Un po’ tutti hanno il fascio luminoso con inclinazioni fuori norma, almeno un paio sono paralleli al terreno con dispersione del flusso verso l’alto; difatti si può notare la campana luminosa prodotta da questa illuminazione venendo da Mola verso Portoferraio. - Elbaland, loc. Fonte murata; numerosi globi luminosi nel parcheggio - Alcuni nuovi piccoli ma potenti fari bianchi lungo la strada di S. Giovanni (ad es. presso i punti di esposizione di “Ceramiche Volpi” e “Ceramiche Pastorelli” e un locale di ristorazione di recente apertura), oltrechè potenti, mal direzionati. CAPOLIVERI Lacona. - fanno da corona alla spiaggia, dai ristoranti “Solemar” e “Da Ledo” fino alla parte opposta, almeno una decina di fari dalla potente luce bianca. Anche se si tratta di una situazione stagionale, ci sembra comunque degna di annotazione. - sempre a Lacona, diversi sono ancora i lampioni stradali con sorgenti a luce bianca, cioè ai vapori di mercurio, che la legge invita a sostituire con lampade a vapori di sodio ad alta o bassa pressione (luci color rosso/arancio e giallo) e con ottica incassata (“Cut off”) capace di ridurre al minimo la diffusione di luce verso l’alto. - Spiaggia di Margidore. N. 3 fari bianchi sull’arenile. Lido Di Capoliveri. Davanti all’entrata del Camping Lido alle spalle della spiaggia troviamo un enorme proiettore dalla “mostruosa” luce bianca, posizionato parallelamente al terreno, quindi con una evidente importante dispersione del fascio luminoso verso l’alto. Questa dispersione forma una campana luminosa avvertibile già da loc. Valdana e ben visibile dalla strada di Mola che corre alle spalle del Campeggio, campana luminosa che naturalmente, oltre a rappresentare uno spreco di energia importante, deteriora pesantemente la qualità del cielo notturno. Percorrendo la strada da Lacona al bivio per la provinciale per Porto Azzurro, ci si può fermare ad un certo punto su un piazzale sul lato destro della strada (Capo Pini) e trovarci di profilo Lido di Capoliveri; da questa visuale privilegiata si può apprezzare come il flusso luminoso, molto potente, formi un angolo di almeno una sessantina di gradi rispetto al terreno, insomma totalmente in contrasto con i dettami della L.R.. Pur essendo anche questa una situazione stagionale, è comunque una di quelle situazioni per la quale, appellandoci alla normativa regionale, richiediamo che già da quest’anno non si debba più verificare. Spiaggia di Zuccale. Sempre dal nostro punto di osservazione privilegiato di cui sopra, oltre al potente faro bianco del Lido, abbiamo potuto apprezzare anche la micidiale luce bianca di altri n. 3 fari posti, ci sembra, sulla spiaggia di Zuccale; fari la cui luce senz’altro contribuisce ad alimentare la campana luminosa visibile dalla strada di Mola alle spalle del Camping Lido. Anche qua richiediamo un intervento urgente a regolarizzare la situazione. Da Mola, verso Loc. Naregno. Cantiere navale di Mola; praticamente tutta l’area è illuminata a giorno da decine di fari dalla potente luce bianca. Sinceramente non vediamo la “reale necessità” (condizione richiesta dalla normativa regionale in materia all’allegato C, art. 11 comma 1, per l’uso di questi proiettori) per il dispiegamento di tutta questa potenza. Naregno; scendendo dall’Hotel International, si nota come tutti i lampioni siano dotati di sorgenti a luce bianca. Vale lo stesso discorso dei lampioni di Lacona. Una volta arrivati a Naregno si nota la presenza di diversi globi luminosi nella zona, da evitare secondo la L.R., in quanto diffondenti luce verso l’alto fino al 70-80% del totale emesso. Risalendo verso Capoliveri. Negozio Conad; circondato da potenti fari a luce bianca. Anche qua non vediamo la “reale necessità” di cui sopra. Queste luci possono avere una potenza molto minore e il loro fascio luminoso inclinato ancora più verso il basso. Poche decine di metri dopo il Conad, salendo verso il Centro, presenza di numerosi impianti di illuminazione a globo a luce bianca; ne troveremo altri andando avanti. Uscendo dall’abitato, direzione Innamorata. Naturalmente la prima cosa che non si può fare a meno di notare è il potente faro rotante di segnalazione diretto verso l’alto della discoteca Decò in loc. La Trappola, che, non contento di aver scorrazzato indisturbato per tutto il cielo durante l’estate 2003, continua imperterrito ed impunito anche durante l’attuale apertura nei week-end invernali. Naturalmente, appellandoci alla normativa regionale, richiediamo l’immediato spegnimento di tale sorgente luminosa. Sempre in loc. La Trappola, parcheggio sterrato del locale Sugar Reef; diversi fari a luce bianca con inclinazione del fascio luminoso non proprio nei limiti consentiti dalla Legge (uno di questi fari è anche inclinato leggermente verso l’alto, favorendo così una maggiore diffusione del flusso). Tratto di costa fra Morcone e Innamorata; presenza a dir poco deturpante di diverse potenti sorgenti a luce bianca dislocate tra arenili e scogliera. In particolare colpiscono i fari accecanti sulla spiaggia dell’Innamorata, la cui bellissima leggenda fra l’altro avrebbe potuto indurre ad adottare per questo tratto un illuminazione del tutto diversa, più consona all’epoca e all’atmosfera del racconto (quando proprio si ritenga così necessario illuminarla); da notare che questo caso (ma anche quello della spiaggia dello Zuccale) ci è stato segnalato da gente del posto e da turisti che desiderando vedere le stelle cadenti di agosto avevano pensato bene che da questo tratto avrebbero potuto godere di un bello spettacolo, salvo poi, delusissimi, ritrovarsi le luci di cui sopra e grazie a ciò non riuscire a vedere un bel niente. PORTO AZZURRO - Negozio Coop di Mola; tre fari dalla luce bianca molto intensa posti ad illuminare l’antistante parcheggio diffondono in parte verso l’alto il loro flusso luminoso, in misura abbastanza disturbante per la visione del cielo notturno. Questo tipo di illuminazione non è stata adottata ad esempio per il parcheggio della Coop di Portoferraio – qua ci sono semplici lampioni a luce gialla inclinati verso il basso – non vediamo le ragioni per cui sia stata adottata a Mola. - Davanti al bivio per Capoliveri, Discoteca Morumbi; anche se trattasi di una situazione stagionale, non si può non segnalare l’incessante ed impunito scorrazzare per tutto il cielo dei potenti fasci luminosi di segnalazione provenienti dai fari rotanti della nota discoteca, scorrazzare che è andato avanti per tutta la scorsa estate. Ricordando che la normativa regionale sopra citata all’allegato C art. 11 vieta espressamente l’uso di sorgenti luminose a diffusione libera o diffondenti, appellandoci ad essa richiediamo che già dalla prossima apertura estiva del locale non abbia più a ripetersi questa situazione. - Parcheggio locale Hobby Club; qui notiamo la presenza di diversi fari dalla intensa luce bianca, con inclinazioni del fascio luminoso non proprio nella norma e quindi diffusione di parte di questo verso l’alto (l’inclinazione dei fasci luminosi dei fari non deve superare i 60° dalla verticale al terreno). Sarebbero da adottare in questo caso sorgenti tipo lampade al sodio ad alta o bassa pressione (colori rosso/arancione e giallo) ed una maggiore inclinazione verso il terreno del fascio luminoso, tale da abbatterne la dispersione verso l’alto in maniera significativa (la L.R. dice che l’emissione verso l’alto non deve superare il 3% del flusso totale della sorgente). - Poco prima di entrare a Porto Azzurro, ci accoglie la luminaria dei numerosi impianti di illuminazione a globo (con luce bianca, ai vapori di mercurio) disposti all’ingresso e intorno all’Hotel Plaza. Questi impianti sono assolutamente da evitare (arrivano a disperdere verso l’alto fino al 70% del flusso lumino emesso); l’alternativa è dotare il globo di una schermatura nell’emisfero superiore che abbatta totalmente la diffusione della luce verso l’alto o la sostituzione del globo con impianti ad ottica incassata (“cut-off”), naturalmente sostituendo anche la sorgente a luce bianca con sorgenti ai vapori di sodio ad alta o bassa pressione (luci rosso/arancioni e gialle). Sempre riguardo all’Hotel Plaza, lo stesso presenta n. 2 grossi fari a luce bianca totalmente rivolti verso l’alto e altri fari ad illuminare la sagoma dell’edificio dall’alto verso il basso. Ingresso e abitato di Porto Azzurro. - Anche l’ingresso a Porto Azzurro ci accoglie con una fila numerosa di globi luminosi a luce bianca; ribadiamo gli stessi concetti già formulati per i globi dell’hotel Plaza. - Anche gli impianti a lanterna presenti insieme ai globi in P.za Matteotti, diffondono una buona parte della luce verso l’alto; fra l’altro anche questi impianti sono dotati di sorgenti a luce bianca, da sostituire come già detto. Diverso per il discorso della diffusione della luce è il caso delle lanterne della banchina IV novembre, in quanto queste ultime presentano la sorgente luminosa molto più incassata rispetto alle precedenti e quindi presentano una dispersione molto minore. - Sempre lungo la banchina IV novembre, notiamo l’illuminazione del Municipio e del vicino albergo “Bel Mare”, diretta ad illuminare le sagome dei due edifici dall’alto verso il basso. Lo stesso effetto di illuminazione si pensa si possa ottenere anche sistemando gli impianti in posizione sopraelevata ed inclinandone il flusso dall’alto verso il basso. - Così come i globi e le lanterne di P.za Matteotti, anche gli impianti di illuminazione presenti sulla strada che porta alla Fortezza Spagnola presentano le stesse problematiche. - Provinciale per Rio Marina, vicino loc. Barbarossa; lampioni e tipo di sorgente vanno anche bene ma non si può non notare come forse ne possono bastare anche la metà. RIO MARINA Abitato Rio Marina. - Globi luminosi: questi impianti sono presenti intorno ai giardini e nella piazza antistante al Municipio (in particolare questi ultimi hanno sorgenti dalla luce bianca molto forte). L’uso di questo tipo di impianti è da evitare secondo la L.R. in quanto possono arrivare a diffondere fino al 70% del totale del flusso verso l’alto; l’alternativa è dotare il globo di una schermatura nell’emisfero superiore che abbatta totalmente la diffusione della luce verso l’alto o la sostituzione del globo con impianti ad ottica incassata (“cut-off”), sostituendo anche la sorgente a luce bianca (vapori di mercurio) con sorgenti ai vapori di sodio ad alta o bassa pressione (luci rosso/arancioni e gialle). - Diversi fari a luce bianca presenti dentro ai giardini e nel centro, magari ad illuminare insegne di locali; alcuni di questi presentano inclinazioni del flusso luminoso non proprio conformi alla legge. - Anche se al momento del sopralluogo alcuni spenti altri non particolarmente intensi, diversi globi a grappolo (n. 4 globi per palo) sulla terrazza-passeggiata sopra il porto. - Fari dalla intensa luce bianca, banchina del porto; anche qua le inclinazioni del flusso non sono conformi alla normativa. Da notare come a Porto Azzurro l’illuminazione della banchina è affidata senza problemi a semplici lampioni a luce gialla rivolti verso il terreno. Frazione di Cavo. - Arrivando dalla Parata, si nota come, avvicinandoci alla frazione i lampioni stradali sono tutti a luce bianca; ribadiamo come questo tipo di sorgenti ai vapori di mercurio, siano da sostituire con lampade ai vapori di sodio. - arrivati nella parte alta della frazione, scendendo verso il lungomare troviamo diversi globi luminosi a luce bianca (da sostituire). - sul lungomare lampioni e faretti a luce bianca. RIO NELL’ELBA Diciamo subito che il territorio di Rio nell’Elba, non presenta un livello di inquinamento luminoso importante, restando abbastanza lontano da quello ben più evidente di altri centri elbani; comunque Vi riportiamo di seguito qualche situazione a nostro parere degna di segnalazione. - Loc. Padreterno; i lampioni di questa zona non ci sembrano propriamente conformi alla normativa regionale che raccomanda impianti ben schermati ed inclinati contro la diffusione del flusso luminoso verso l’alto (questa deve in ogni caso non eccedere il 3% del totale del flusso). - Arrivando davanti alla Croce Rossa, si nota la presenza di un faro montato dall’altra parte della strada, dalla luce molto forte, ed in pratica montato parallelamente al terreno: ciò porta ad un importante diffusione del flusso luminoso anche verso l’alto, mentre la legge Regionale dice di mantenere il flusso luminoso non oltre i 60° dalla verticale al terreno. - Sopra la Croce Rossa, presenza di un altro faro molto intenso. - In P.za del Popolo, presenza di lanterne a luce bianca, non schermate nella parte superiore; questo tipo di impianti non schermati favorisce la dispersione della luce verso l’alto, mentre la L.R. chiede di evitare l’adozione di sistemi di illuminazione a diffusione libera o diffondenti. L’alternativa, oltre alla sostituzione delle lampade al mercurio (bianche) con lampade al sodio ad alta pressione o bassa pressione (rosse/arancioni e gialle) è l’adozione di impianti con sorgente luminosa incassata: ad esempio a Porto Azzurro sulla banchina IV novembre ci sono lanterne con la sorgente luminosa incassata nella parte superiore e quindi schermata contro la diffusione verso l’alto.