C’è un nuovo soggetto nel panorama politico nazionale: è il Partito Italiano (www.partito-italiano.it), la cui presentazione internet è affidata dal coordinatore nazionale Stefano Martinenghi (335 6051464) ad illustri italiani come Leonardo e Garibaldi. Per spiegare organizzazione, obbiettivi e programma del Partito Italiano Martinenghi preferisce riferirsi alla lettera di congedo da Forza Italia inviata a Berlusconi dopo 12 anni da dirigente nazionale e locale: “Caro Presidente, …....Noi del Partito Italiano crediamo che l’Italia abbia un ricco passato ma rischi un misero futuro. Burocrazia e tasse soffocano e sfiduciano famiglie ed imprese, l’etica e l’efficienza dello Stato sono ai minimi, la classe politica primeggia per cattivo esempio, il Paese è spaccato. C’è stata una guerra politica decennale che Lei ha vinto nonostante le ultime elezioni. Bisogna riunirsi per liberare le energie necessarie a rinnovare il Paese. Per avere successo noi proponiamo il Progetto per l’Italia www.progettoperlitalia.it Dobbiamo investire sui Valori della nostra tradizione: Famiglia, Scuola, Solidarietà ed Autonomie per valorizzare quella “italianità” che il mondo ci ammira. E sulla meritocrazia per selezionare una nuova classe dirigente etica che non distingua tra politiche di destra o di sinistra ma tra scelte giuste o sbagliate per il Paese. E non abbia altra ideologia oltre al buonsenso: ”Non importa che il gatto si rosso o nero, l’importante è che prenda il topo” predicava Mao. Oggi la Cina è lì d’esempio. Il Partito Italiano si rivolge ai moderati cattolici e laici che non si riconoscono nei due poli, ed a chi si sente lontano da “questa” politica: sono il 36% dell’elettorato secondo il sondaggio Ispo di Mannheimer. Attinge Dirigenti dai settori Non Profit, delle Liste Civiche e dei Giovani, dove abbondano energie, valori etici, senso civico, ideali. E’ organizzato sul territorio con Team di iscritti e sedi finanziate con un moderno fund raising. La missione è un Nuovo Rinascimento Italiano. L’Europa cristiana è edificata sui valori secolari della civiltà italiana, più volte ai vertici del mondo in passato. Se facciamo tutti “squadra” possiamo tornarci. Discutiamone.” Martinenghi è giornalista ed imprenditore alla guida del gruppo di famiglia “piccolo ma diversificato: costruzioni e comunicazione a Milano, turismo all’Elba, produzione cinematografica per quarant’anni a Roma dove mio padre Italo è noto per la serie internazionale di film de I Fantastici 3 Supermen degli anni ’60-’70-’80, di recente anche in RAI e su DVD. In politica ha debuttato con Bossi nel 1990 “ editavamo il quindicinale satirico Fegato e pubblicammo “storia della Lega” in VHS con i filmati originali trasmessici da Patelli: 30.000 copie in poche settimane”. Nel 1994 il cambio: “dopo “il ribaltone” passai a Forza Italia dove nel 1995 come coordinatore dell’Elba conquistammo la maggioranza dei Comuni”; nel 2001 la promozione a Roma: “ come dirigente nazionale del settore giovani e discoteche con l’On. Gabriella Carlucci, il nostro progetto di legge “Grande Riforma della Notte” con 112.000 firme nei locali irritò l’UDC Giovanardi il cui DDl discoteche per impopolarità fu rinviato in commissione.” Infine nel 2006 Presidente di Motore Azzurro nel collegio Toscana 29 : “una esperienza entusiasmante nella rossa provincia di Livorno, a Piombino, Val di Cornia ed Isola d’Elba, dove Berlusconi in alcuni Comuni ha realizzato consensi del 65% e Forza Italia del 36% nonostante il boicottaggio dei dirigenti locali”. In autunno 2006 la decisione di fondare il Partito Italiano: “il 7 luglio 2006 consegnai al Presidente Berlusconi un progetto di rinnovamento di Forza Italia sul territorio ma poi vidi che puntava sui Circoli della Liberta'. A Montecatini Terme lo attendevo dietro al palco per relazionarlo ma mi passò davanti portato a braccia. La sera appresi della morte di Giorgio Panto, fondatore della Lista Panto in Veneto, col quale mi stavo accordando. Capii che era finita un epoca ed accelerai i contatti. Oggi ci seguono fiduciosi in molti: esponenti della società civile e delle liste civiche, di enti ed associazioni del non profit, tanti giovani e perfino qualche politico di primo piano. Persone che l’esempio lo danno tutti i giorni con i fatti, non a parole come i bravissimi ex democristiani. E’ con questa nuova classe dirigente che stiamo strutturando la dirigenza del Partito, è di loro che ha bisogno l’Italia per tornare al benessere ed al ruolo internazionale da protagonisti che ci compete.”
garibaldi