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L'elettrodotto sbanca l'auditel

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 28 aprile 2007

Mettiamola così, se non era partecipazione, le assomigliava parecchio. Per giunta recidiva, dopo il pienone sulle aree marine protette. Stavolta il tema in discussione alla De Laugier era più prosaico, tralicci elettrici, seppure farciti dalla suspence dell’interramento sì, interramento no. In tv c’era Anno Zero di Santoro, ma in molti hanno preferito ascoltare cosa aveva da dire Roberto Peria. Ad essere il sindaco ci sarebbe da montarsi la testa. E poi applausi, interventi, e applausi. Il reality del Grande Elettrodotto ha sbancato e appassionato. L’impressione è quella di una crescita di tanti cittadini che hanno mostrato molta padronanza di argomenti davanti al microfono ed alla sala affollata. Ognuno a suo modo è salito sul palco ed ha intrattenuto, spiazzato, interrogato, contestato. Il copione è stato vario, ha proposto la determinazione da sindacalista dell’ex dipendente Enel Di Biagio, che ha ipnotizzato la platea puntandole contro un ditone ingessato: “Io vi avverto signori, stiamo attenti, perché l’Enel è furbo, lo conosco bene, ci ho lavorato per 40 anni. Se noi diciamo no a tutto, lui prende e se ne va ad investire altrove e quando ne avremo bisogno ci dirà “colpa vostra, noi ve lo avevamo detto”, dobbiamo trattare, senza farci mettere i piedi in capo, dobbiamo puntare all’interramento di gran parte dei cavi”. E poi ha snocciolato, con la nostalgia di un lavoratore in quiescenza da sei anni (non ha mai usato la parola pensione), una serie di dati tecnici aggiornatissimi “perché mi sono informato dai miei colleghi ancora in servizio”. E’ stata apprezzata la competenza di Giangregorio, che ha raccolto i dati del consumo e fabbisogno elettrico per Agenda 21. “A quelle riunioni non c’era mai nessuno, finalmente vedo tanta gente”. Giangregorio ha sottolineato due aspetti del problema: la necessità della riduzione dei consumi, tracciando l’identikit da killer ambientali dei boiler, “pensate, d’estate per scaldare l’acqua, nonostante tutte quelle ore di sole, utilizziamo l’energia elettrica tradizionale”, e l'urgenza della produzione di energie alternative da integrare al sistema attuale. Poi la platea ha assistito all’entrata da imbonitore di Bolzoni, un padano con casa nell’Elba occidentale, che toglieva fogli dalla voluminosa cartella come fossero conigli dal cappello. Voilà una copertina di giornale che annunciava la siccità, e altre folgoranti rivelazioni per la stupita platea elbana: “sull’isola c’è il sole e il vento”. Arrivando poi a profetizzare “voi venderete energia alla Lombardia”, dopodichè si è scusato e congedato perché aveva fame. Peria ha dovuto persino arginare un tentativo di sbarco di extracomunitari (nel senso di non abitanti a Portoferraio) “Sindaco, io vorrei stare nel suo comune, è l’unico che sta facendo davvero qualcosa. Alessi, lei che è della Comunità Montana, metta insieme tutti i comuni. Dov’è il sindaco di Porto Azzurro, non lo vedo”. Pronto Alessi: “Porto Azzurro fa notizia quando c’è, no quando non c’è”. Tutti d’accordo contro Terna ed Enel, per richiedere l’interramento dei cavi nei pressi di case e centri abitati , e poi via, sotto ad impegnarsi con le energie alternative, microeolico, fotovoltaico, tutti insieme a livello comprensoriale. Poi dalla sala si è levata una voce ruvida da tabagista impenitente: “Sindaco questa sala è un vero esempio di spreco energetico, ci sono moltissimi punti luce a incandescenza, le lampade rivolte verso l’alto. Per parlare del risparmio energetico abbiamo bruciato un barile di petrolio. Ci si alimentava un villaggio africano per un mese”. Touché, ma sindaco e giunta hanno dalla loro l’auditel, hanno battuto Santoro & C., ed anche “Un medico in famiglia 5”.


tralicci enel operai

tralicci enel operai