I Verdi toscani ricordano nuovamente le misure introdotte in Finanziaria, con i commi dal 250 a 258, attraverso le quali si è liberalizzato l'accesso al mare. "Ora - dichiara Mario Lupi, Capogruppo Verdi in Consiglio Regionale - è la Regione Toscana a dover intervenire per individuare un corretto equilibrio tra le aree concesse a soggetti privati e gli arenili liberamente fruibili e per individuare le modalità e la collocazione dei varchi necessari al fine di consentire il libero e gratuito accesso e transito, per il raggiungimento della battigia antistante l'area ricompressa nella concessione, anche al fine di balneazione". "La Conferenza Regionale sul Mare Toscano - conclude Lupi - è alle porte, così come la stagione estiva, e serve assolutamente un regolamento attuativo che guidi i Comuni della costa nel garantire i diritti dei cittadini". "Ad oggi - conclude il Capogruppo dei Verdi - sono ancora troppe le spiagge demaniali ancora non completamente accessibili: andranno verificate le concessioni di tutti quelli stabilimenti che non si adegueranno alle indicazioni della legge finanziaria". Sul tema il Gruppo Consiliare dei Verdi depositerà oggi un'interrogazione urgente. Ufficio stampa - Gruppo Consiliare Verdi per l'Unione Non sappiamo se e come il disposto della finanziaria possa agevolare il Comune di Portoferraio a sanare un'autentica vergogna come quella di un tratto di costa importante (ed una risorsa di balneazione notevole per i portoferraiesi e per i loro ospiti) come la Cala dei Frati che a questo punto è da decenni di fatto privatizzata. Sappiamo però che quello della riacquisizione di quel tratto di costa è un problema non più eludibile. Tanto più oggi in un momento in cui si ragiona di aree marine protette, significando con ciò programmare tanto la protezione quanto la fruizione del mare e della costa. Ricordiamo che per ben due volte quella spiaggia è stata dichiarata come un emblema italiano del "mare in gabbia" (ingiustamente sottratto alla comunità) aprendo il poco onorevole elenco (NAZIONALE) stilato da Legambiente e dal Touring Club. Non pensiamo sia ulteriormente scusabile che l'Amministrazione Comunale portoferraiese continui a fare orecchie da mercante su una questione di tale (tanto simbolica quanto pratica) rilevanza. E non consoli gli amministratori portoferraiesi lo stare in ottima compagnia, nel caso di specie (per fare solo un esempio) con il comune di Marciana Marina nel cui territorio insiste una delle spiagge più fotografate dell'Isola, quella delle Anime, lo splendido preludio paesaggistico al golfo marinese, che da qualche mese, nonostante le denunce di Legambiente, resta interdetta da un "artistico" cancello. C'è comunque nella vicenda delle spiagge negate un lato singolare e ironico: gli ambientalisti e i "radicali" sui problemi della conservazione ambientale (come ci consideriamo), vengono spesso accusati di voler imporre nuovi divieti, di voler limitare i "diritti" dei cittadini, mai poi si trovano ad essere quelli che chiedono il conto, che denunciano la sottrazione di fatto di beni alla pubblica fruibilità e le inadempienze delle giunte di ogni colore, che così agendo o non agendo, creano disparità tra i cittadini ed odiose "caste della costa".
goletta cala dei frati striscione
Le anime spiaggia marciana marina
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