Nell'arco della giornata di martedì si sono registrati due interventi sulla complessa vicenda giudiziaria della Torre Medicea Marinese, che era stata oggetto della conferenza stampa tenuta il giorno precedente a Portoferraio dall'ex-sindaco marinese (e candidato alle prossime amministrative) Alberto De Fusco. Alle sue considerazioni riportate dagli organi di stampa, il Primo Cittadino Marinese in carica Giovanni Martini rispondeva difendendosi dagli addebiti di inerzia della sua amministrazione, ma prima del termine della giornata De Fusco tornava a replicare con un'altra nota agli organi d'informazione. Riportiamo qui di seguito il testo delle due lettere. Il Sindaco Giovanni Martini replica a De Fusco sulla Torre di Marciana Marina. In relazione alla conferenza stampa effettuata dal Dott. Alberto De Fusco in merito alla sentenza che ha sancito il ritorno della Torre Medicea di Marciana Marina al demanio, vorrei fare alcune considerazioni. In primo luogo, vorrei precisare che non abbiamo reso nota la sentenza della Corte d’Appello di Firenze, trasmessaci dall’avv. Paolo Golini nell’aprile 2006, perché lo stesso ci aveva consigliato di non renderla ancora pubblica, ma di attendere che fosse “passata in giudicato” senza, cioè, che ci fosse un ulteriore ricorso della controparte. Questo perché ricordavamo ancora i facili entusiasmi che la prima sentenza, in parte favorevole al Comune, aveva destato nell’allora minoranza comunale, che aveva parlato di “ritorno al Comune” della nostra Torre. Dopo quella prima sentenza sono passati ben altri nove anni!!! Quindi, capirete, era meglio aspettare. E così abbiamo fatto. Ma nel frattempo non siamo stati fermi; infatti, con lettera raccomandata in data 9 ottobre 2006, indirizzata al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Ufficio Territoriale Agenzia del Demanio di Livorno) e per conoscenza alla Direzione Generale Agenzia del Demanio, è stata inoltrata la domanda per ottenere in concessione – ai sensi del D.P.R. 13.9.2005, n. 296 – l’immobile denominato “Torre Medicea” per un periodo di anni diciannove al canone agevolato nella misura del 10% di quello determinato dai competenti uffici dell’Agenzia del Demanio, per destinarlo in parte a museo del mare ed in parte a sala polival Martiniente per mostre letterarie, pittoriche e simili. Inoltre, come potrà confermare Giuseppe Adriani (detto Popi), uno dei principali artefici del ritrovamento a largo della Punta del Nasuto della grossa nave romana con il prezioso carico, l’idea delle telecamere a circuito chiuso non è certo nuova, ma già prospettata al Comune dallo stesso Adriani, idea che peraltro l’Amministrazione aveva accolto con favore, mettendone a conoscenza la Soprintendenza dei Beni Archeologici della Toscana. Niente di nuovo quindi sotto il sole, anche se capisco che in campagna elettorale si può dire di tutto e di più, facendo passare per novità quello che altri hanno già da tempo prospettato. IL SINDACO Dr. Giovanni Martini Il successivo intervento di Alberto De Fusco Il Sindaco Martini mi rimprovera inesattezze, approssimazioni, strumentalizzazioni e furbizie in merito alla questione della torre ma le sue osservazioni sono fuori luogo. Prima questione. La esecutivita' della sentenza. Il Sindaco Martini non nega che la sentenza sia definitiva ed esecutiva ma sostiene che il suo silenzio e' frutto di una doverosa prudenza in confronto alla mia imprudente esternazione. Ebbene: la sentenza della corte d'appello di Firenze che annulla in via definitiva il contratto di compravendita della torre ai privati e ne assegna la proprieta' al demanio porta la data del 15 novembre 2005. Gia' il 16 novembre 2005 il Comune avrebbe potutto notificare la sentenza alle parti interessate e renderla esecutiva. Non si capisce bene quale prudenza fosse necessaria visto che la sentenza era frutto del pronunciamento della Suprema Corte di Cassazione (cioe' del grado di giudizio piu' elevato previsto dal nostro ordinamento giuridico), ma diamo pure a Martini il beneficio della prudenza. In carenza di notifica, la sentenza e' divenuta esecutiva, in maniera automatica, il 15 novembre 2006. Trascorsi i 45 giorni consentiti per proporre appello senza che le parti interessate assumessero alcuna iniziativa la sentenza e' divenuta esecutiva il 31 dicembre 2006. Da allora sono passati quattro mesi di assoluto e inspiegabile silenzio. Seconda questione. Il progetto del comune. Il Sindaco ci informa adesso che il 9 aprile 2006 aveva avanzato una richiesta al Ministero delle Finanze per ottenere la torre in concessione "per 19 anni" ad un "canone agevolato del 10%". Alla data del 9 aprile 2006 il comune non aveva, per prudenza dice il Sindaco Martini, notificato la sentenza che quindi non era ancora esecutiva: allora a quale titolo il comune richiedeva in concessione un bene che era ancora nella disponibilita' del privato e non ancora nella disponibilita' del demanio? Diciamo che il Sindaco Martini si anticipava, anche se questo e' un po' strano per un uomo cosi' prudente. Ma perche' chiedere solo una concessione per 19 anni? Evidentemente il Sindaco Martini non e' a conoscenza dell'art. 56 del Codice dei Beni ambientali approvato nel 2004 che da la facolta' al comune, quale ente pubblico interessato, di acquisire la torre a titolo definitivo, altrimenti non avrebbe chiesto in affitto quello che poteva pretendere in proprieta', ne' ha pensato alla possibilita' di indire una conferenza dei servizi per ottenere in tempi brevi questo risultato. Terza (e sgradevole) questione. Il Sindaco Martini mi accusa di aver copiato l'idea di lasciare il relitto dove si trova e inquadrarlo con telecamere fisse da un marinese e di averlo rivenduto come mio per propaganda elettorale. Con buona pace di Martini l'obbligo di recuperare i beni archeologici marini, di lasciarli in sede e' previsto dalla Convenzione Mondiale UNESCO per la valorizzazione dei beni archeologici sottoscritta dall'Italia nella Conferenza Internazione di Parigi che chiunque puo' consultare nel sito www.archeosub.it, mentre il progetto di utilizzare queste immagini in una sala ricavata all'interno della torre e' nostro originale ed e' stato redatto da un architetto di nostra fiducia e fara' parte del nostro programma elettorale. Ma al di la di tutte queste doverose precisazioni resta una questione di fondo alla quale il Sindaco Martini si guarda bene dal rispondere. Il monumento storico piu' importante del paese viene restituito alla disponibilita' pubblica da una sentenza del tribunale. Ci saremnmo aspettati l'organizzazione di feste popolari davanti alla torre, magari con dichiarazione trionfalistiche del tipo "l'Amministrazione ha restituito la torre ai marinesi," ci saremmo aspettati un concorso di idee a livello europeo per decidere come utilizzare il nostro monumento. Invece niente: silenzio, sotterfugi, una richiesta di concessione in base ad un progetto ne' pubblicizzato ne' discusso con nessuno. Perche'? Forse perche' si sarebbe dovuto ammettere che questi risultati erano il frutto di iniziative dell'Amministrazione De Fusco ? A pensar male si fa peccato ma spesso si indovina diceva qualcuno che Martini dovrebbe conoscere bene. Alberto De Fusco
Martini sindaco più chiaro
la burrasca sotto la torre marciana marina
De Fusco 2007 conf stampa