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Vorrei che Coluccia capisse

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 24 aprile 2007

Nella fretta di rispondere frettolosamente a quanti giudicano sbagliata la scelta di dar vita al Partito Democratico, Giuseppe Coluccia commette alcuni errori. In primo luogo quando dice che "lor signori". . Caro Coluccia, una volta "lor signori" venivano chiamati gli avversari politici ritenuti responsabili di malefatte e venivano chiamati così anche per offenderli e irriderli. Con tristezza vedo che oggi quel linguaggio "arcaico"da PCI, viene indirizzato contro dei compagni (la userete ancora questa parola nel futuro P.D.?) che hanno il coraggio di non accodarsi alla maggioranza del partito; che non hanno interessi di partito, ne temono di perdere cariche pubbliche di governo e di sottogoverno, di assessorati, presidenze pubbliche istituzionali o di qualche Azienda Partecipata. Un pò di rispetto per chi fa scelte diverse! In secondo luogo quando, sempre rivolto a "lor signori", dice che hanno abbandonato anzitempo il partito. Io non ho abbandonato nessun partito anzitempo. E' la maggioranza del partito che ha deciso di far morire il partito dei Democratici di Sinistra. Non è la scissione di un gruppo di minoranza ma la decisione di una maggioranza di unirsi in matrimonio, speriamo indissolubile e senza possibilità di divorzio, con un partito di ispirazione cristiana come la Margherita. Vorrei precisare a Coluccia che sono ancora un iscritto ai DS, almeno sino alla nascita del nuovo partito. Forse Coluccia non sa, che da alcuni anni sono critico nei confronti della gestione del partito; ma tutto rientrava nella necessaria e normale dialettica di partito. Infatti facevo parte della minoranza, di quelli cioè che danno fastidio al manovratore, di quelli che non ammettono compromessi di bassa lega, di quelli che non si mettono d'accordo nelle segrete stanze, di quelli che ritengono la politica un servizio verso i cittadini e non il luogo ove alimentare le personali ambizioni. Quindi non abbiamo abbandonato nessuna nave anzitempo. Le mie, le nostre, non sono nostalgie del tempo che fù. Abbiamo solo cercato di fare un ragionamento politico nei confronti di quello che riteniamo un errore storico: la scomparsa di un partito che si richiama idealmente alla sinistra e al socialismo europeo. Per questa scelta che non è di comodo meritiamo intanto rispetto. Fabio Mussi alla fine del suo intervento ha detto: "BUONA FORTUNA COMPAGNI". Senza polemica, con molta educazione e con tanta tristezza. Finisce un periodo della propria vita legata ad un partito di cui si è fatto parte per moltissimi anni. Non è un cambiamento da poco. Un po di rispetto, Coluccia. Con il P.D. ci incontreremo come alleati (se De Mita o Rutelli.....Marchetti o Pinotti lo vorranno). Cordiali saluti


Fabio Mussi meeting venturina

Fabio Mussi meeting venturina