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A Sciambere di lasco e di bolina dedicato agli albergatori incazzati

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 22 aprile 2007

Molti anni fa in un paese di cui taciamo il nome ebbe luogo un privato (ma storico) "redde rationem". Quello che era considerato fino a poco prima un giovane efficiente e brillante manager, in un confronto tra il comico e il drammatico con i soci di una impresa che gli avevano dato carta bianca, fu accusato di essersi mangiato una paccata di milioncini in gioielli di Bulgari anzi BVLGARI, e altre consimili lussuosità pagando con i conti correnti aziendali. Uno dei soci, che si sentiva particolarmente in colpa per aver dato fiducia al "processato" ascoltava in silenzio con la testa incassata nelle spalle. Ad un certo punto il giovane graticolato cercando di giustificarsi parlò di spese "familiari" a cui era stato indotto, e disse "E chi credete che ahbbia pagato? .. Ho pagato io!" L'incassato silente allora esplose: "Eh no! - disse schiacciando un moccolone con un cazzotto sul tavolino - ho pagato io!" Tutte le volte che ci capita di vedere passare il TV la figura elegante di Mascalzone Latino e quella "insomma" di Vincenzo Onorato, e sentiamo parlare di barca 1 e barca 2 e studi e ipertecnologie e materiali avveniristici per cingere meglio e catturare il vento e contratti a giovanottoni abbronzati che abbiamo idea guadagnino assai di più che a stare sui bordi della Moby, ci viene in mente l'imprenditore incassato (e incazzato), ci viene da dire: "Ho pagato io!" Ma c'è una cosa che se vogliamo ci fa inquietare ancora di più: il fatto che non esista un Signor Toremar un armatore di "Maremmano Aguzzino" che si ronzichi i nostri quadrini uguale, ma che almeno sia visibile quel tanto che basta per farci dire: "Ho pagato io!"


barca a vela

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