E' iniziato a Berlino e si svolgerà fino al 20 aprile il congresso "Countdown 2010 for Marine Ecosystems" , indetto dalla presidenza tedesca dell'Ue e dalla World Conservation Union (Iucn) che puntano a migliorare la conservazione e l'uso sostenibile della biodiversità marina. Un problema che ormai ha oltrepassato i puri aspetti ambientali per diventare una delle urgenze economiche planetarie: «se continuerà il drammatico declino degli stock di pesci del Mondo - spiega l'Iucn - la pesca professionale potrebbe non essere più possibile entro il 2050. Per salvare le industrie della pesca del Mondo, gli oceani devono essere protetti ed hanno bisogno di un miglior controllo». Al congresso partecipano oltre 100 esperti dagli Stati membri dell'Ue, le organizzazioni delle Nazioni Unite e delle convenzioni regionali che discuteranno della designazione e dell'amministrazione delle aree protette marine, in particolare dei siti inseriti in natura 2000 che in Toscana comprendono attualmente le aree marine già comprese nel parco nazionale dell'Arcipelago toscano e che sono state di recente incluse nelle Zone di protezione speciale (Zps), ma anche delle politiche marittime dell'Unione Europea e del recente accordo Onu per la realizzazione di una rete globale di zone protette anche in alto mare. Infatti, al recente summit di Washington, l'Iucn e la World commission on protected areas hanno proposto di proteggere almeno il 10% di mari ed oceani entro il 2012 e di collegare le aree marine protette attraverso grandi "reti" e corridoi naturali per assicurare a specie ed ecosistemi marini maggiore resistenza alle minacce dovute ai cambiamenti climatici, alla pesca intensiva o all'inquinamento. Al summit è stata distribuita una nuova carta dei criteri per la definizione della rete delle aree marine protette.
punta nera panorama mare