All'inizio pareva un'assemblea con non moltissime persone (cento circa) ma poi il pubblico giunto alla spicciolata ha quasi riempito il salone del Centro De Laugier, nel quale si è dipanato l'incontro pubblico sul tema delle Aree Marine Protette, introdotto dal Sindaco Roberto Peria dal suo Assessore all'ambiente Garfagnoli e dal responsabile tecnico dell'urbanistica comunale Parigi. Primo concetto affermato: è assolutamente fuori luogo dire che si ragiona di un provvedimento calato dall'alto. Nel caso ciascuno è artefice della proprio destino ambientale perché contro il parere dei comuni rivieraschi le AMP non si fanno. Secondo concetto: nessuno ha intenzione di mummificare il mare portoferraiese ed elbano: nel comune di Portoferraio i punti a salvaguardia alta si propongono a Montecristo (zona A) allo Scoglietto ed alle Prade (Zona B) un'ampia zona C a fasciare tutta la costa Nord (Enfola inclusa) soprattutto a tenere tre miglia fuori pescatori a strascico, cianciolari, zaccalene. Non solo, tra le proposte del comune c'è quella di "addolcire" zone B e C con una serie di aggiustamenti dei regimi di concessione e dei divieti, con un'occhio particolare alla pesca locale alle possibilità di immersione ed alla pesca subacquea dei residenti, da consentire in zona C parificandola con quella esercitata dalla superficie. Il clima in sala diventa sempre più favorevole all'Amministrazione Comunale sulle proposte della quale cautamente si allineano, suggerendo ritocchi Legambiente, Teseo Tesei, Pescasportivi, Diving Center (che anzi vorrebbero altre "aree di eccellenza conservativa", gli Amici dell'Enfola, dalle opposizioni critiche sul metodo (far procedere la discussione in consiglio comunale dall'assemblea in atto - Marini) o mello specificissimo (la disquisizione sugli ancoraggi di chi ara i fondali e chi no di Lanera) ma nella sostanza non ascoltiamo grandi o almeno motivati distinguo sulle proposte. Il fronte del no, per quanto rinforzato da qualche extra-ferajese è debolino e come al solito folklorico, ma il vociare dalla sala (tecnica usata in altre occasioni come a Marciana) si limita a tre episodi peraltro brevi e di "solisti" che intenderebbero interrompere chi dice cose sgradite agli orecchi dei puri e soprattutto duri. Ma gli interrotti e chi vuole ascoltare regiscono e rispondono (dal "Lei è un maleducato" ad un più ruspante "chetati te pecoro!") non c'è neppure bisogno che il Sindaco calmi gli animi perché la calma si ricompone da sola. Interventi "contrari all'area protetta" al microfono se sentono ne due o tre, comunque poco mirati sull'oggetto del contendere e tutti di critica verso il Parco che impedisce di cacciare, che distribusce "stipendi da centinaia migliaia di euro" (sic!) ed altre amenità che con l'area marina protetta non c'entrano un fico secco. Ma il Sindaco che ha incassato un "semaforo verde" per continuare a lavorare sulla base esposta, ringrazia tutti, e fa bene: pure esternare le idee più strampalate è esercizio della democrazia.
assemblea AMP portoferraio 2007