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Davanti al cancello (chiuso) delle Grotte

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 12 novembre 2002

Il piazzale delle Grotte di Portoferraio è un bene archeologico di tutta la comunità, ma che risulta essere di proprietà privata della famiglia Cortesi. Come è noto l’area racchiude i resti di un’antica villa romana che fino a circa 5 anni fa era liberamente accessibile da chiunque volesse concedersi un’escursione tra quelle pietre antiche affacciate su uno dei più bei panorami dell’isola. Successivamente la proprietà costituiva l’omonima Fondazione Cortesi per sfruttare la zona dal punto di vista turistico, recintando tutta l’area archeologica con una rete metallica e sistemando un cancello e un botteghino per la bigliettazione, per la verità incompatibili non solo con un elementare senso dell’estetica (lamiera vulgaris versus pietre millenarie in serpentino, sfumate in tutte le tonalità del verde) ma e soprattutto con la libera frequentazione dell’area. Tuttavia sposando la buona causa del turismo e sopportando per essa pure l’obbligo di un panorama a pagamento, la Fondazione non era stata fatta oggetto di eccessive critiche da parte dei cittadini. Ma successivamente l’accesso all’area si faceva sempre più difficoltoso, diventando la risultante di sempre più imprevedibili fattori: orari a singhiozzo, aperture stagionali, inaccessibilità del parcheggio, soprattutto per mezzi di grandi dimensioni quando vi giungevano contemporaneamente. Inoltre non solo il periodo di apertura è limitato a pochi mesi all’anno, ma da anni non sono neanche previste aperture fuori stagione in occasione dei ponti festivi. Fin da settembre si sono visti pullman carichi di turisti, soprattutto stranieri, impegnati in difficili manovre di rientro sulla strada provinciale, dopo un’inutile sosta davanti al cancello chiuso della villa romana. Quello che realmente si capisce di meno è perché non sia stato lasciato libero almeno il passaggio pedonale, durante le ore diurne. Se la proprietà di quell’area è certamente privata. il possesso morale di quel patrimonio lo si dovrebbe considerare decisamente pubblico, la storia di quest’isola appartiene ai suoi abitanti e ai suoi ospiti.

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