Il tribunale collegiale di Bologna, presidente Bruno Gilotta, ha condannato il giudice della sezione fallimentare del Tribunale di Livorno Francesca Bresciani, accusata di abuso di ufficio, ad una pena di otto mesi e alla interdizione per un anno dai pubblici uffici (pena sospesa). Al centro del processo davanti al Tribunale di Bologna c'erano i fallimenti Ludoinvest e quello della Perla, impianto alberghiero di Procchio. Il giudice è stato anche condannato al risarcimento dei danni in favore del curatore fallimentare Stefano Giovacchini (parte civile nel processo), quantificati in 20.000 euro, e di quelli in favore del ministero di Grazia e giustizia, da liquidarsi in altro giudizio. Il Pm di Bologna Enrico Cieri aveva chiesto la condanna a nove mesi per la revoca dalla curatela di due fallimenti, Perla e Ludoinvest. Il Pm aveva chiesto contestualmente l'assoluzione per un capo di imputazione (relativo alla revoca di un fallimento) e la prescrizione per un altro (per aver liquidato un compenso eccessivo ad un consulente tecnico d'ufficio). Anche l'avvocato dello Stato Baldi si era unito alle richiesta del Pm, chiedendo il risarcimento del danno per il ministero della Giustizia. Il legale del giudice, avv. Paolo Trombetti, aveva chiesto l'assoluzione. Soddisfazione è stata espressa dall'avv. Gian Luca Malavasi, legale del curatore fallimentare assieme all'avv. Carlo Taormina (che questa mattina in aula ha sostenuto le repliche). Malavasi ha spiegato che una volta lette le motivazioni della sentenza, assieme al suo assistito valuterà se intraprendere la strada del risarcimento per vie civili.
Golfo di procchio