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Non si uccide così anche un'area palustre? cronaca di uno scempio portoferraiese

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 13 aprile 2007

Qualche tempo fa Legambiente aveva segnalato la presenza di una piccola zona ricca di specie botaniche alofile nei pressi del cantiere Edilnautica, nella fascia costiera del Comune di Portoferraio, e ne aveva chiesto la tutela. Un piazzale ai margini del "porto-canale" che racchiudeva in pochi metri quadri piante delicate e importanti come Sarcocornia perennis, Inula crithmoides, Atriplex portulacoides, Spergularia marina, Arthrocnemum macrostachyum, Juncus acutus, Suaeda marittima, e una grande quantità di Aster tripolium, il bellissimo astro marino, incluse nell'elenco delle specie della Legge Regionale 56/2000, che detta le norme per la conservazione e la tutela degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche, habitat inseriti tra quelli prioritari dell'Unione Europea, e compresi nella Direttiva 92/43, tanto che l'area é espressamente citata nel Quaderno del Parco "Habitat da conservare". Alla richiesta di tutela era seguito un passaggio di ruspa che ha completamente cancellato l'esistenza di ogni pianta. Un altro pezzo di questi habitat situato di fronte alla sede del circolo subacqueo Teseo Tesei, che ancora esisteva a dicembre è scomparso da poco, con la sistemazione del fosso della Madonnina. Nello spiazzo che accoglieva le piante e dove si erano riprodotti gli astri marini, sono parcheggiate le ruspe che lavorano al fosso, il piazzale è stato completamente rivoltato e ora è solo fango. Anche quasi tutte le piante che crescevano ai margini del fosso sono scomparse, le tamerici che ombreggiavano le rive, i cespugli di sarcocornia, l'inula bacicci, l'atriplex portulacaria. Eppure questi sono habitat che stanno diventando sempre più rari, sono tipi di habitat naturale di interesse comunitario che all'Elba ormai si trovano solo alle ex-saline di San Giovanni ed in qualche piccola area relitta. Forse, soprattutto in un'area ormai di foce, era possibile evitare questo scempio, procedere con una maggiore attenzione ad una manutenzione e messa in sicurezza del fosso che tenesse conto della presenza di un habitat rarissimo all'Elba e nell'Arcipelago Toscano.


scempio edilnautica 1

scempio edilnautica 1

scempio edilnautica 2

scempio edilnautica 2

scempio edilnautica 3

scempio edilnautica 3