Aveva chiuso la Pasquetta bevendo un po' troppo (almeno troppo per guidare) una trentasettenne signora elbana che stava transitando alle due di notte sulla provinciale da Porto Azzurro in direzione di Portoferraio quando, arrivata in località Valdana, è andata lunga percorrendo una curva finendo per invadere la corsia opposta ed andando a scontrarsi in frontale con un'auto del Nucleo Radiomobile dei Carabinieri che stava procedendo in senso opposto. La donna insieme ai due militari è stata condotta all'ospedale di Portoferraio, i Carabinieri che avevano subito nell'urto una serie di traumi venivano ricoverati nel nosocomio, la signora dopo essere stata medicata e sottoposta ai test alcolemici (dai quali si scoprivano valoori di alcol di tre volte superiori al consentito) poteva far ritorno a casa non prima che le fosse ritirata la patente, notificato il taglio di 10 punti della stessa e la denuncia alla Procura della Repibblica per guida in stato di ebbrezza. Ma la sua posizione potrebbe anche aggravarsi in base alle entità delle lesioni che ha causato ai militari in servizio, la gravità e la prognosi delle quali è ancora in corso di valutazione. Ed ancora sul fronte della guida in stato di ebbrezza si deve rifirerire di altri due episodi anch'essi segnalati dai Carabinieri. Un trentenne portoferraiese nella notte di Pasqua aveva perso il controllo della sua auto ed aveva "cappottato" sulla sede stradale in località Tre Acque scendendo lungo la strada del "Capannone". Il giovane è uscito quasi illeso dal pericoloso sinistro Anche nel suo caso il tasso alcolemico rilevato è stato tre volte il consentito, anche nel suo caso si è proceduto al ritiro della patente ed alla decurtazione di 10 punti e denuncia alla procura per guida in stato di ebbrezza. Stesse sanzioni applicate poi qualche ora dopo, in prossimità dell'alba ed ancora nella stessa zona del capannone, quando i Carabinieri hanno poi fermato un'auto alla guida della quale c'era un ventottenne di Portoferraio che batteva la concorrenza quanto a gomito alzato raggiungendo quota 2, cioè quattro volte il limite massimo consentito.
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