Avevamo già detto, in altra occasione, che il Santuario della Madonna delle Grazie è un monumento prezioso che appartiene storicamente e moralmente a tutta la comunità di Capoliveri. Dalla discussione avvenuta nel Consiglio del 22 maggio scorso a Capoliveri sembra che davvero sia così: la mozione messa al voto dal gruppo consiliare di minoranza ha visto l’unanimità; tutti sono d’accordo sul fatto che questo edificio di culto, che risale agli anni 1500 – 1600, a cui si accede da un sagrato e da un lastricato di epoca ancora antecedente, che custodisce un quadro di scuola michelangiolesca, che è costruito su un arco di tufo, che è prospiciente ad una delle zone che il Piano Strutturale di Capoliveri individua come il Canyon delle Grazie (una delle nostre ricchezze naturalistiche), tutti sono d’accordo che questo edificio è davvero pregevole e davvero importante. E allora? Per proteggerlo, si può aspettare di vedere se crolla o no, si può aspettare di vedere se le lesioni che ha già subìto diventano più profonde, si può aspettare …? che cosa? Non abbiamo forse già aspettato troppo, come amministrazione comunale? Capoliveri Democratica si è rivolta al Sovrintendente ai Beni Culturali ed Ambientali perché l’intervento di protezione sia urgente, immediato: poi si deciderà come procedere,si risolveranno i problemi dei privati, ma ora, da subito, vogliamo dormire tranquilli, non vogliamo dover pensare che una parte importante del patrimonio storico artistico del nostro Comune forse potrebbe, da un momento all’altro, rovinare in un cumulo di macerie. Noi invitiamo tutti Capoliveresi, tutti gli Elbani, tutti i Turisti a recarsi in questi giorni al Santuario della Madonna delle Grazie e a giudicare: si può rischiare di perdere un luogo del genere, si può sciupare questa testimonianza artistica, si può intaccare quell’aria di pace, di riservatezza, di armonia che regna sotto quegli alberi, in quelle grotte di tufo, su quelle pietre levigate dal tempo e dal camminare delle genti che lì sono venute a testimoniare la propria fede? Si può rischiare? Noi pensiamo di no, e se saranno tanti a pensarla come noi, forse Comune e Sovrintendenza si convinceranno ad agire!
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