A seguito dello scritto di Giuseppe Coluccia di sabato 7 aprile, noi del “covo” di Rinascita Riese ritieniamo opportuno diramare questo comunicato, inviato a Elbareport, Al Jazeera e Tele Elba. Rivendichiamo la provocatoria e intenzionale diffusione di inni sovversivi la mattina di domenica 25 marzo, con lo scopo di sensibilizzare eventuali anime sinistroidi che tuttavia si fossero trovate all’interno della Sezione DS affinché si rendessero conto della gravità della situazione politica, dove i pochi ex comunisti rimasti venivano invogliati dai camaleontici dirigenti fassiniani ad abbandonare la pur fragile sponda sinistra (o quello che ne rimaneva) del partito che fu di Berlinguer, il quale ha fatto sapere direttamente dall’aldilà di non voler più apparire sulle targhe di sezioni revisioniste e oramai democristiane. Ci dispiace aver offeso i fautori della “svolta” che ha sancito il definitivo abbandono delle storiche radici di un partito nato dalle lotte operaie, ma lo rifaremmo anche domani. Dirigenti e amministratori che “casualmente” si sono schierati con Fassino nell’ennesimo tentativo di rimanere a galla nel panorama politico, ci scuseranno se il nostro istinto insolente ci ha fatto venire in mente l’accensione di un’impianto stereo dal quale fuoriuscivano canti che sono stati l’emblema di lotte sociali e politiche che hanno dato il via alla resistenza e hanno contribuito alla formazione dell’Italia Repubblicana ed ancora oggi rivestono una notevole importanza nella nostre radici e nella nostra memoria storica. In questo nostro comunicato che rivendica l’atto compiuto il 25 marzo, anche una minaccia: attenzione, sono previste diffusioni sonore del genere per la giornata del primo maggio dove in qualche campagna riese si ritroveranno dei compagni rivoluzionari con tanto di stereo, baccelli e pancetta, cantando Bandiera Rossa, L’internazionale e l’Inno dei Lavoratori. I fassiniani sono avvertiti.
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