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A.M.P. 1 - Legambiente sulla Diffusione false carte dell'Area Marina Protetta all'Elba Ambientalisti chiedono un intervento deciso dei Sindaci Luigi Logi e Giovanni Martini Non è tollerabile che amministratori spargano notizie false e tenziose

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 08 aprile 2007

Come era logico accadesse il Sabato-Santo isolano è stato incendianto dalla questione delle false cartine di zonazione delle AA.MM.PP. diffuse nel marcianese si cui avevamo riferito nella precedente edizione di Elbareport. E dopo la dichiarazione a caldo che avevamo raccolto Legambiente è uscita con un comunicato "ragionato" sulla questione. Quello che sta succedendo a Marciana e Marciana Marina è vergognoso e preoccupante: stanno circolando cartografie false, spacciate per una presunta proposta ministeriale di Area Marina Protetta all'Elba, che prevedono estese zone A di riserva integrale dalla Fenicetta a Marciana Marina fino a Sant'Andrea; da Mortigliano fino a Punta della Testa; da dopo la spiaggia dell'Ogliera fino alla Punta di Fetovaia; da Punta Calamita fino a Punta delle Ripalte. Nella cartografia ci sono ancora più estese zone B. La cartina della falsa proposta ministeriale (se ne allega una ricostruzione) è completamente diversa da quella ufficiale inviata ai comuni dal ministro dell'Ambiente nell'aprile 2005. Si tratta infatti di una carta molto simile a quella allegata alla "Relazione del Piano del Parco" risalente al dicembre 2001 e espressamente definita "scenario" anche perché non è nei compiti del Parco né del suo Piano definire le zone di un'Area Marina Protetta ancora da istituire. E' una carta che qualche amministratore comunale di Marciana avrebbe estrapolato da un allegato ad una semplice relazione tecnica contenente ipotesi dell'Agriconsulting, per distribuirla in molte copie e farla passare come proposta ufficiale, spargendo le carte false fino a raggiungere i pescatori di Marciana Marina che si sono giustamente preoccupati. Probabilmente la cartografia è stata scelta ad arte tra quelle contenute negli studi tecnico-scientifici inviati ai Comuni Elbani e di cui il Ministero dell'Ambiente ha tenuto conto per fare la sua proposta di perimetrazione del 2005, ed è significativo che quella cartografia che oggi viene spacciata come il "vero parco marino" sia stata praticamente ignorata nella proposta ufficiale del Ministero. La diffusione di questi falsi è un atteggiamento gravissimo, irresponsabile e pericoloso, soprattutto perché sarebbe stato organizzato da personaggi pubblici che sanno benissimo quale sia la vera proposta del Ministero. Legambiente chiede al Sindaco di Marciana Luigi Logi, al Presidente della Comunità del Parco Pietro Paolo D'Errico ed al Sindaco di Marciana Marina Giovanni Martini di porre immediatamente fine, chiarendo pubblicamente i termini della questione, alla diffusione di cartografie che prospettano una proposta di Area Marina Protetta che non è quella formulata loro dall'ex Ministro dell'Ambiente Altero Matteoli e ripresentata dall'attuale Ministro. Legambiente chiede all'ex Presidente del Parco Nazionale Giuseppe Tanelli, all'ex Commissario Ruggero Barbetti, all'attuale Presidente Mario Tozzi ed al Ministero dell'Ambiente di intervenire per spiegare cosa sia realmente quella cartografia diffusa da irresponsabili come fosse la proposta ufficiale, e per fermare una vergognosa opera di disinformazione dei cittadini in atto. Invita quegli amministratori comunali di Marciana che si sarebbero resi responsabili di questa diffusione di cartografie palesemente non rispondenti all'unica proposta ministeriale esistente, (che i comuni devono ancora discutere, sottoporre ad osservazioni ed emendare), a cessare immediatamente la diffusione di tali cartografie come se si trattasse di quelle ufficiali per l'istituzione della futura Area Marina Protetta, altrimenti saremo costretti a denunciarli per diffusione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico. Invita le forze politiche e le istituzioni a contrastare questi indecenti atti di disinformazione che tendono ad impaurire l'opinione pubblica ed a fare in modo che una discussione civile sul futuro del mare elbano non venga trasformata da qualche provocatore in un nuovo insensato scontro, basato, come già avvenuto in passato, sulla diffusione.


Falsa proposta AMP

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