La più classica delle visite turistico-culturali a Portoferraio per Olivia, Sofia, Sara Jane, Trent, Stefano, i ragazzi australiani che in questi giorni, con la loro accompagnatrice Silvia, sono ospiti delle famiglie dei ragazzi elbani che lo scorso anno si erano recati in Australia grazie al progetto della Comunità Montana: visita alle residenze napoleoniche e alle fortezze medicee. Con un particolare in più: i giovani del continente nuovissimo si sono aggregati ad una visita d'istruzione delle classi IV e V Erica dell'ITC Cerboni, di cui fanno parte alcuni dei ragazzi che li ospitano. Studenti italiani ed australiani hanno fatto amicizia senza alcuna difficoltà. Vedendoli insieme non si notava nessuna differenza nel look, nel modo di muoversi, negli interessi, nei gusti, e fra loro chiacchieravano molto, un po' in inglese e un po' in italiano, forse confrontandosi. La visita è iniziata con la villa di San Martino, dove i ragazzi dell'Erica, che hanno studiato quest'anno la storia di Napoleone, il neoclassicismo e il romanticismo, hanno aiutato le prof a spiegare queste cose ai loro amici australiani, che sono rimasti ammirati dal mobilio antico e dall'atmosfera della sala egizia. Tornati in centro, dopo una breve sosta sul piazzale de Laugier, la visita è proseguita nella villa dei Mulini, dove si è guidata l'attenzione sulla biblioteca dell'imperatore, ma l'interesse maggiore dei ragazzi dell'una e dell'altra parte del mondo è stato rivolto al letto da campo del grande generale. Ultima tappa il forte Falcone, dove, arrivati al "Raggione" un po' affaticati dopo l'intensa mattinata, tutti hanno approfittato delle poltroncine rimaste dall'estate scorsa ed alcuni dei ragazzi hanno improvvisato un piccolo spettacolo basato sull' imitazione delle prof presenti, diventate ormai familiari anche agli ospiti e concluso con un delizioso saluto e ringraziamento pronunciato in italo australiano da Trent. A margine di questa cronaca vorrei esprimere lo stupore che ho provato leggendo nei giorni scorsi assurde pagine di polemica intorno a questo progetto. Essendo insegnante di alcuni dei ragazzi che vi hanno partecipato, fin dallo scorso anno ho potuto apprezzare la crescita culturale e umana che hanno ricavato da questa esperienza, nel trovarsi da soli, forse per la prima volta lontani dalle loro famiglie per un periodo abbastanza lungo, a contatto con un mondo così lontano, ma pure con tanti punti di contatto con il nostro. Dal profitto scolastico risulta anche che abbiano migliorato la conoscenza della lingua inglese. E in questi giorni stanno dimostrando un'ottima capacità organizzativa nella programmazione delle visite all'Elba ed un entusiastico calore nell'accoglienza dei nuovi amici e nel coinvolgere in essa anche i vecchi, come è accaduto con la visita di cui sopra. Anche questa sarà senz'altro un'esperienza di grande valenza formativa, sia professionale, per chi si sta preparando per un lavoro nel turismo, sia soprattutto umana. So poi che i ragazzi stanno preparando una pubblicazione partendo da ciò che hanno vissuto con questo progetto. Non credo che abbia tanta importanza di fronte a questo il timbro su un diploma e non capisco che cosa si pretendesse di più.
australia trent
australia s mart
australia de laugier
australia fortezze