Scandalo di Campi, Elbopoli, villettopoli, comitati che chiedono l’intervento della regione per bloccare operazioni urbanistiche e poi localmente criticano la stessa regione se prende decisioni che non condividono, un confronto/scontro esploso a Fiesole con i comitati a protestare fuori da un convegno organizzato dal più grande partito della Toscana, i Ds, rappresentati addirittura dal segretario nazionale Piero Fassino, e zeppo di istituzioni, a cominciare dal presidente della regione Claudio Martini e dal suo assessore all’urbanistica Riccardo Conti. Ma cosa succede in Toscana dopo la denuncia di “villettopoli” fatta da Asor Rosa? Lo chiediamo all’architetto Vezio De Lucia, uno dei più noti urbanisti italiani. «Distinguerei le due cose – dice De Lucia – Il supercomitato, il coordinamento dei comitati, non sono movimenti eversivi ed è sbagliato, come qualcuno fa, reagire con fastidio e irritazione. I comitati danno un contributo a corregge gli errori, a segnalarli con forza dove pensano ci siano». Ma non trova strano che prima si invochi l’intervento centralista della regione per evitare la cementificazione e poi si dica che magari quello stesso parere non va bene per altre questioni perché tutto si deve decidere a livello locale? «Mi sembra che lo stesso Asor Rosa abbia detto chiaramente che il primo interlocutore dei comitati debbono essere le istituzioni. Mi pare che tutto si stia svolgendo in un normale confronto civile». Cosa ne pensa di quanto sta emergendo a Campi Bisenzio, dove il Piano strutturale è diverso per previsioni rispetto al Regolamento urbanistico che dovrebbe attuarlo. Non le sembra strano che due strumenti urbanistici che dovrebbero essere conseguenti non collimino nelle previsioni e che spesso i progettisti siano diversi tra Piano e Regolamento? «Il caso di Campi è certamente ben più grave della polemica su comitati e urbanistica. Non c’è dubbio che a Campi Bisenzio, e ancor prima all’Elba, emerge una deficienza di controllo sulle fasi di approvazione egli strumenti urbanistici. La differenza non è banale, in questi casi non siamo di fronte ad un fatto culturale, siamo di fronte ad un reato. Qui mi sembra che siano stati falsificati atti perché il Regolamento urbanistico deve essere sempre conforme al Piano strutturale». Quindi la Toscana non è più l’isola felice dell’urbanistica? «Casi come quello di Campi, dopo quelli dell’Elba, sono molto più simili a quanto avviene al sud che alla Toscana. Lo dico con dolore, come uomo del Meridione: mentre prima ogni anno sui temi dell’urbanistica e della gestione del territorio aumentava la distanza tra il sud e la Toscana, ora in alcuni luoghi la Toscana è come il meridione». E come si affronta questa involuzione? «Con interventi severi, energici, con controlli che stronchino sul nascere questi casi» E a chi spettano? «Costituzionalmente l’urbanistica spetta alla Regione». www.greenreport.it
vezio de lucia