L’Elba può contare su una secolare tradizione di appunti di viaggio, di guide che conducono il lettore alla scoperta di itinerari turistici, di carte che indicano graficamente le emergenze storiche, culturali e naturalistiche. C’è solo l’imbarazzo della scelta e tanti ospiti della nostra isola, di fronte ad una vasta gamma di proposte, acquistano quella con la copertina più colorata o accattivante senza badare troppo ai contenuti e quando tornano a casa non hanno colto l’intima essenza di un’isola che vanta una storia millenaria. Ma non c’è da stupirsi giacché il viaggio alla scoperta dei valori culturali è una conquista recente e del resto il messaggio pubblicitario che ancora filtra attraverso i media rimane ancorato all’isola balneare, alle spiagge più famose, al mare cristallino, ai fondali che pulsano di vita. Malgrado i miglioramenti conseguiti nell’ultimo decennio, i sondaggi rivelano che l’84% delle persone che hanno voglia di Elba la rappresentano come la meta ideale per farsi un bel bagno, mentre solo il 16% dichiara di conoscere il suo entroterra. Oggi, il turista “responsabile” ha un nuovo strumento di conoscenza: è infatti in edicola “L’Elba tra storia e leggende” di Claudia Danesi, un prezioso volume con una introduzione del Prof. Luigi Totaro, dell’Università di Firenze, che ripercorre le vicende della storia elbana dalla preistoria al XIX secolo, trattate con semplicità, senza trascurare il rigore scientifico. E già questo aspetto costituisce un modo originale di approccio ad un libro che sfugge ad ogni stereotipo, utilizza gli strumenti della tecnologia più evoluta, propone una lettura del territorio attenta, partecipata, coinvolgente. L’autrice non si fa incantare dalle sirene del consumismo, non si piega al mordi e fuggi, ma punta sul turista “intelligente”, nel senso latino del termine, quello che rispetta l’ambiente ed ama la natura, ma soprattutto non si ferma all’osservazione superficiale e scava nel profondo delle cose. Il volume si articola in diversi itinerari tematici che ripercorrono gli antichi sentieri degli abitanti dell’Elba ricostruiti senza enfasi, ma con la precisione di un’insegnante elbana che si è appropriata del genio del luogo e si è calata in una realtà che appartiene al passato, ma vive tuttora per chi conosce, studia, interpreta ed è stimolato dall’orgoglio di appartenenza. Il lettore viene così guidato nello spazio e nel tempo e, oltre a godere di straordinari scenari naturalistici, comprende come vivessero gli antichi pastori, quali molteplici funzioni svolgessero, l’importanza del loro ruolo nella comunità. Andando avanti con gli itinerari, prende forma un quadro pressoché completo della complessità e ricchezza delle componenti socio-economiche dell’Elba antica. Ed ecco le fortificazioni d’altura, le ville romane di Cavo, delle Grotte, della Linguella, di Pianosa, oggi come allora luoghi di delizia, strettamente collegate con gli intercorsi traffici commerciali del periodo imperiale. La dura lotta contro i saraceni e le terribili scorrerie, distruzioni, rapimenti, riscatti rivivono nella descrizione dei castellani e delle fortezze medioevali che ci ricordano una popolazione angosciata, assediata dalla fame e dalla paura ed ogni fortificazione riacquista la funzione di sentinella dei monti e dei mari. E poi gli itinerari della fede, delle preziose chiese romaniche, dei luoghi della fede, testimonianza viva di una popolazione profondamente religiosa che cercava dal Cielo la protezione dalle tempeste, dai nemici, dalle epidemie come quella colerica che colpì l’Elba nel 1348 e ridusse la popolazione da 6000 a 2000 abitanti. Un’altra intuizione vincente di Claudia Danesi riguarda poi la sperimentazione della multimedialità. Anziché ricorrere alle note a margine, il testo richiama le immagini del CD-Rom. 300 foto che mettono in evidenza i particolari più significativi di ogni scatto, ma richiamano anche valori di libertà, di indipendenza politica, economica e culturale. La storia dell’Elba è infatti storia di un popolo che non ha mai avuto un principe, se non esterno, non ha mai avuto una capitale, se non esterna, un popolo da sempre padrone del proprio destino, aperto, ospitale, alieno da ogni razzismo. A completare l’opera di Claudia, ecco infine la cartina dell’IGM così dettagliata, così precisa con le sue curve di livello che aiutano a percorrere i sentieri anche a chi si avventura per la prima volta sulle nostre colline ed a scoprire la vera Elba, quella colta e ricchissima di ecosistemi terrestri.
bosco perone
linguella panorama
rio elba 2