Giovedì 5 aprile, alle 15.30, nella piazzetta delle scuole elementari di Rio Marina, sarà scoperto un bronzo idealmente dedicato alla tutela dell'infanzia e alla lotta contro la pedofilia. La statua è un omaggio a quei diritti dei bambini che sono universalmente riconosciuti dall'Onu e dalla Unione Europea, ma di fatto minacciati purtroppo da fame, violenze e guerre. Donata al comune di Rio Marina dal maestro fiorentino Marcello Tommasi, reca l'iscrizione: "Non spezzate l'innocenza del nostro sorriso, amateci con rispetto. Noi siamo il vostro futuro". Marcello Tommasi è un artista di fama internazionale, accademico Ordinario dell'Accademia Fiorentina delle Arti del Disegno, dal 1988 è chevalier de l'Ordre des Artes et des Lettres per nomina del ministro della Cultura francese. E' autore di opere esposte presso chiese monumentali, palazzi pubblici, piazze e musei fra i più importanti d'Europa. Lo spazio in cui il bronzo sarà collocato è stato recentemente recuperato con un nuovo arredo urbano, è adiacente alle scuole di via Principe Amedeo, a loro volta sottoposte a ingenti opere di ristrutturazione e di adeguamento alle esigenze della didattica. Proprio nell'ambito del sostegno alle attività scolastiche, grazie al contributo della fondazione Casa di Risparmio di Livorno, il comune di Rio Marina metterà a disposizione dell'istituto il materiale occorrente alla realizzazione del laboratorio "Arte e immagine". Parteciperanno alla cerimonia di giovedì il sindaco di Rio Marina, Francesco Bosi, il dirigente scolastico Lorella Di Biagio, e gli alunni della IV elementare, che hanno discusso ed elaborato i loro pensieri sul tema. AG - Comune di Rio Marina Ci sia consentito sperare che nelle riflessioni del Sindaco, del Dirigente Scolastico o dei bambini trovino luogo anche decise condanne oltre che alle generiche cause di "fame, violenze e guerre", anche la condanna specifica di una delle maggiori piaghe che affliggono il pianeta: quella del lavoro minorile che nega l'infanzia, sfrutta (e uccide) milioni di bambini nei paesi eufemisticamente definiti "in via di sviluppo". Milioni di bimbi costretti in pratica in miseria ed in schiavitù, gettati nelle fauci di una economia di mercato globale e privo di etica, tagliato e cucito come i palloni e le tomaie delle scarpe "firmate" sui bisogni della parte ricca dell'umanità. Un monumento significativo potrebbe costituirlo da sola una campagna di informazione per grandi e piccoli, il far capire ai nostri figli e nipoti che moltissime cose (dall'abbigliamento ai giocattoli che il mercato impone loro di desiderare) sono costruiti da mani piccole come le loro, ma senza gioco, senza riposo. Cose che forse sarebbe meglio non comprare. Un pedofilo è una bestia immonda ma non è migliore di lui chi ammazza di lavoro un bimbo, e neppure i magari religiosissimi sepolcri imbiancati di questo lato del mondo che si commuovono per una foto "forte", ma poi sguazzano nell'economia di un mercato senza regole morali, non alzano un dito contro lo sfruttamento del nord rispetto al sud del mondo, magari supportano pure le filosofie delle guerre dichiarate "per la democrazia" che fanno più bimbi mutilati, stuprati, ammazzati in un giorno di quanti ne facciano tra di noi tutti i "mostri" del nostro progredito occidente in un anno e più. Ci piacerebbe che anche un po' di questo ci fosse in quel monumento, e ancor di più ci sarebbe piaciuto che fosse collocato in un altro sito piaggese, magari per sostituire e mandare in fonderia il patriottardo cannone degli Spiazzi puntato contro il canale, quel simbolo insieme tetro e ridicolo. Tanto per ribadire che la violenza fa schifo e fa ancora più schifo la somma di tutte le violenze: la guerra che è orrore, merda e sangue, soprattutto di innocenti come i bambini.
cannone fiorito rio marina