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Ulivo e Rifondazione chiedono le dimissioni del C.d.A. della Cosimo

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 27 maggio 2003

I partiti dell’ Ulivo e Rifondazione Comunista di Portoferraio chiedono con forza l’ azzeramento del Consiglio di Amministrazione della Cosimo dè Medici, così come hanno fatto i gruppi di opposizione nel recente consiglio comunale. La relazione dei Revisori dei Conti sulla bozza di bilancio a fine 2002 e sull’ operato della Società partecipata dal Comune, evidenzia limiti ed errori gestionali da un lato e mancanza di indirizzo e di controllo dall’ altro. Dopo molte vane richieste di poter conoscere in Consiglio Comunale la situazione della Società al 99% pubblica, apprendiamo dai Revisori che sono stati usati ‘artifici contabili’ per limitare il deficit e che occorrono la nomina di un Collegio Sindacale ( cioè di controllo sul Cd'A ), la redazione del bilancio annuale secondo le regole del Codice Civile con l' obbligo di una relazione mensile sulla gestione , un piano aziendale oggi mancante nonché l' aumento del capitale sociale della partecipata ad almeno 100mila euro . Siamo di fronte ad un fallimento. Rilevarlo da parte nostra è un atto di responsabilità democratica, non certo un attacco pregiudiziale a Sindaco e Giunta in carica, come ha sostenuto inopportunamente il Consiglio di Amministrazione della Cosimo dè Medici ridotto a due consiglieri ( il rappresentante della Banca dell’ Elba non partecipa da tempo ). Prima di mettersi a fare critiche politiche immotivate, questo Consiglio di Amministrazione dovrebbe imparare a fare il proprio lavoro, abituandosi a rendere conto nelle sedi opportune della gestione di denaro pubblico , invece di assumere atteggiamenti arroganti ed offensivi. Una parte del deficit societario è chiaramente un trasferimento di costi che l’ Ente Pubblico avrebbe comunque sostenuto su servizi di tipo ‘sociale’, e su questo punto il suggerimento del Collegio di Revisione al Comune è chiaro : tornare a gestire in proprio o affidare tramite gara gli stessi per spuntare costi probabilmente inferiori ai contributi oggi erogati, e comunque per non incorrere , con il perdurare di altrimenti prevedibili situazioni di deficit della Srl, in violazioni normative e illegali. Ciò consentirà, assieme al totale rinnovo del Consiglio di Amministrazione della Cosimo, di discutere con maggior serenità e trasparenza anche quel piano aziendale sulle attività potenzialmente attive come la Darsena che , non ci si spiega, faticano a decollare come potrebbero. Ma le responsabilità sono anche politiche, oltre che amministrative e gestionali: Sindaco e Giunta non se la possono cavare inviando qualche documento alla Corte dei Conti ( atto tra l’ altro dovuto ), ma devono rispondere alla città del venire meno del loro compito istituzionale di indirizzo e controllo sulla Società Cosimo dè Medici.


darsena pf panorama 6

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