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Pellegrini: per il telesoccorso i soldi ci sono: è necessaria una verifica sul servizio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 29 marzo 2007

Il servizio di telesoccorso è considerato dalla conferenza dei sindaci un servizio essenziale per la popolazione anziana residente sul nostro territorio. Proprio per questo, nel corso degli anni, dal 2001 ad oggi, l’impegno a sostenerlo si è concretizzato con il suo inserimento nel piano sociale di zona e con l’investimento delle somme destinate al progetto per la persona anziana fragile. Le risorse economiche impegnate dalla conferenza dei sindaci elbani in questi anni e destinate al progetto gestito dalla pubblica assistenza di Porto Azzurro sono state: € 33.569,70 nel 2001 € 21.000,00 nel 2002 € 16.000,00 nel 2004 Per il 2005 le somme richieste a dicembre 2006, ammontano a € 20.000 e si stanno predisponendo le necessarie verifiche di congruità. Dopo un investimento iniziale per acquisire le attrezzature necessarie per avviare il servizio (dispositivi audio video) ,oltre alle spese di gestione delle attrezzature e delle utenze, il resto dei costi è stato assorbito nella quasi totalità dalle spese per il personale della pubblica assistenza. Considerato l’avvio del percorso per la elaborazione del Piano Integrato di Salute nella Zona Elba, la conferenza dei sindaci ha chiesto alla segreteria tecnica di effettuare una verifica su tutta la progettualità inserita nel piano sociale di zona. Rispetto al telesoccorso la verifica dovrà essere finalizzata ad una migliore capillarizzazione del servizio: gli stessi dati forniti dalla pubblica assistenza di Porto Azzurro con un totale di 89 utenti in carico e non omogeneamente distribuiti su tutto il territorio elbano, lasciano supporre la necessità almeno di una migliore pubblicizzazione del servizio medesimo. Nel frattempo altre pubbliche assistenze, autonomamente, hanno avviato esperienze di telesoccorso, prevedendo però quote di compartecipazione degli utenti alle spese per il servizio. Si verifica pertanto che sul nostro territorio una medesima prestazione abbia modalità operative assolutamente diverse, per qualcuno onerose e per altri no. L’ente pubblico ha quindi il dovere di verificare che sia garantito l’accesso al servizio a tutti coloro che ne hanno bisogno, utilizzando in modo equo e congruo le risorse economiche a disposizione, valutando anche la necessità di eventuali integrazioni ai fondi fino ad oggi utilizzati. La segreteria tecnica della conferenza dei sindaci dovrà quindi effettuare questo lavoro di verifica, valutando anche la necessità di predisporre diverse modalità di accesso al servizio che consentano un maggiore coinvolgimento dei medici di base e dei servizi sociali di base. Essa, inoltre, dovrà compiere una valutazione, anche in collaborazione con le diverse associazioni di pubblica assistenza, dell’efficacia delle modalità operative fino ad oggi utilizzate per l’organizzazione del servizio di telesoccorso, al fine di renderlo omogeneo su tutto il territorio.


cosetta pellegrini

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