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Replica alla replica sui parcheggi rosa

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 21 marzo 2007

Caro Direttore, mi vedo costretto a scrivere queste righe perchè nella lettera dell’Arch. Giulia Montanari, pubblicata martedì in replica al mio intervento sui “parcheggi rosa”, mi viene messo in bocca qualcosa che non ho detto né mai mi sognerei di dire: Si afferma: “Per l’avvocato che ha replicato alla mia proposta, il parcheggio rosa è opera di una città di destra per cui è un provvedimento inutile, ignorandone completamente la valenza sociale del provvedimento che ai suoi occhi “legali” risulta essere un’iniquità per gli uomini perché infrange le uguaglianze sancite dalle leggi! (sic).”. Benchè il “sic” sembri voler sottolineare che queste sarebbero testualmente le mie parole, chiunque scorra il mio intervento potrà constatare che non ho scritto né queste parole né nulla di simile. Non ho scritto che quella dei parcheggi rosa a Parma è un’iniziativa “inutile”. Anzi. L’ho definita “una necessità, stante la (triste) evidenza della situazione”. Triste perché propria di un luogo che esternamente “finge” efficienza e perfezione, ma dove di fatto una donna non può più attraversare in sicurezza un’area di parcheggio. Non so se Parma sia una “città di destra”. Ho affermato che, per me che la guardo oggi e la confronto con il luogo in cui sono cresciuto, è il trionfo dell’ “apparenza perbenista-berlusconiana”. Per come si mostra esternamente. Affermazione che non esiterei a replicare nei confronti di innumerevoli città “di sinistra”. Dovendo supporre – anche per l’accenno che la mia interlocutrice rivolge alla giunta Veltroni di Roma – che “città di destra” o “città di sinistra” debbano riferirsi al “colore” dell’Amministrazione. Soprattutto non ho parlato di “iniquità per gli uomini” e di provvedimento che “infrange le uguaglianze sancite dalle leggi” in relazione all’iniziativa parmense dei parcheggi rosa. L’”iniquità per gli uomini” non so cosa sia. Ho accennato all’ordinamento non in relazione ai parcheggi rosa di Parma o di altre città; ma in relazione alla proposta della lettrice che avanza l’ipotesi di parcheggi rosa all’Elba per mera “gentilezza” o “cortesia” nei confronti delle donne. E non in quanto “gestanti”. Ma donne in quanto donne o mamme in quanto già con pargolo al seguito. Proposta che a prima vista risulta ben lontana dalle motivazioni che risultano ispirare anche i parcheggi rosa adottati dalle città elencate dall’Arch. Montanari. Proposta (quella della lettrice) che – ma questa è un’opinione personale – non mi pare favorisca un’uguaglianza tra i sessi purtroppo ancora tutta da costruire. Infine non mi possono appartenere nemmeno alcune perplessità grammaticali delle parole che mi vengono attribuite. Mi colpisce, infine, l’appellativo di “ex concittadino” o di “avvocato parmigiano oggi residente all’Elba”. E’ vero. Sono un “pram’zan strajè”. Che, per la Parma che ho conosciuto, tuttavia, non sarebbe mai stato un “ex”. Cordialità


parcheggio rosa

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