In stato di ebbrezza al volante, denunciati dai Carabinieri due marinesi
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 20 marzo 2007
Il venticinquenne marinese L.P. si è reso protagonista all'alba di domenica scorsa di uno spettacolare incidente. Mentre transitava con la sua Fiat Stilo sulla Provinciale Porto Azzurro - Portoferraio, all'altezza del bivio per Lido di Capoliveri, il giovane ha perso il controllo del mezzo che dopo essere finito su un argine è ripiombato sulla carreggiata impattando contro un cassonetto dell'immondizia e distruggendolo e fermandosi dopo aver compiuto un testa-coda. Condotto al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Portoferraio per essere medicato il marinese si rifiutava di sottoporsi al test alcolemico. I Carabinieri provvedevano al ritiro della sua patente e a denunciarlo per guida in stato di ebbrezza, la pesante sanzione a punti sulla sua licenza di guida (10 per il troppo alcol 10 per il rifiuto del test) veniva inoltre raddoppiata poichè il giovane risultava neo-patentato, sopmmando a 40 punti di penalizzazione. Inoltre anche la carta di circolazione del veicolo veniva sequestrata perchè il proprietario non aveva ottemperato all'obbligo della revisione del veicolo. Un altro Marinese è stato oggetto di analogo provvedimento sempre per aver ecceduto nel bere prima di porsi alla guida, si tratta del quarantacinquenne M.B. fermato alle ore 2.30 di domenica dai Carabinieri in Via Manganaro a Portoferraio. L'uomo ha segnato al test al quale si era sottoposto un tasso di alcol nel sangue doppio del massimo consentito. Anche nei suoi confronti è scattata la denuncia per guida in stato di ebbrezza, il temporaneo ritiro della patente e la decurtazione in punti (nel caso di specie 10) Su altro fronte i carabinieri hanno proceduto a segnalare al Prefetto il cinquantacinquenne portoferraiese R.C. trovato in possesso nel suo domicilio di una replica di daga greca con la lama affilata su entrambi i lati. L'uomo era stato in precedenza oggetto di un provvedimento prefettizio con il quale gli era impedito di detenere armi.
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