Spett.le Cooperativa Arca Oggetto: i Parcheggi Rosa (sono una realtà in altre “realtà” e non solo una nota di colore) Buongiorno, vi scrivo questa lettera a seguito della mia con medesimo oggetto inviatavi tramite fax la settimana scorsa e per conoscenza alla stampa locale. La precedente lettera è stata gentilmente pubblicata dal giornale Elbareport, la pubblicazione era corredata da una cortese risposta della redazione. Poi sono stata avvisata che sabato 17 c.m. era comparsa una lunga replica di un avvocato parmigiano oggi residente all’Elba. Letto il suo intervento ho temuto che la notizia diventasse soltanto una nota di colore per l’opinione pubblica locale. Ringrazio l’ intervento del concittadino Lorenzo Calvani che mi offre la possibilità di chiarire meglio l’iniziativa della sosta rosa. Il Tirreno ha pure pubblicato la mia lettera nella pagina dei lettori. Chiedo quindi il vostro appoggio per sensibilizzare le amministrazioni locali per deliberare sull’istituzione dei “Parcheggi Rosa”. Ovunque sia stato applicato tale provvedimento ha riscosso pieno appoggio dell’opinione pubblica. Molto succintamente la storia dei Parcheggi Rosa parte da Barletta nell’estate 2003 con i “parcheggi cicogna” presso farmacie e ospedali. E’ una scelta dell’amministrazione comunale, non è un provvedimento previsto dal codice della strada, è data facoltà agli automobilisti uomini di rispettarla, non c’è sanzione per i trasgressori, è una norma facoltativa. Ben presto l’iniziativa viene replicata da decine di singole piccole e medie cittadine, tra cui appunto Parma dove vivo. Per l’avvocato che ha replicato alla mia proposta, il parcheggio rosa è opera di una città di destra per cui è un provvedimento inutile, ignorandone completamente la valenza sociale del provvedimento che ai suoi occhi “legali” risulta essere un’iniquità per gli uomini perché infrange le uguaglianze sancite dalle leggi! (sic). La Regione Piemonte sta deliberando in tale materia, la città di Roma su sollecitazione del Moige (movimento italiano genitori), città retta dalla giunta Veltroni, ha adottato il provvedimento nella primavera 2006. Città come Biella, Reggio Calabria, Cantù e Rovigo, paesi turistici come Lido di Jesolo, a decine stanno aderendo a un’iniziativa di civiltà e rispetto. In molte città che avevano adottato i parcheggi rosa inizialmente solo davanti a ospedali e farmacie è stato allargato il numero dei parcheggi su richiesta dei ginecologi anche presso i loro ambulatori e presso i consultori familiari. A Biella il consiglio comunale ha deliberato quasi all’unanimità, su proposta dei Democratici di Sinistra, con l’adesione compatta di Alleanza Nazionale e con l’astensione della sola Lega Nord, astensione motivata perché voleva estendere il provvedimento anche agli uomini infermi temporanei per traumi e convalescenze post ricovero. Non vorrei, data la pubblicazione della risposta del mio ex concittadino, dato l’alto risalto ottenuto sul sito Elbareport, che all’Elba prevalesse il suo pensiero e che il parcheggio rosa venisse archiviato come “nota di colore rosa-vetero-femminista”. Spero sappiate sensibilizzare i Sindaci elbani su una proposta che si sta diffondendo in tutta Italia e che in una località turistica è importante adottare per la congestione del traffico estivo, dato proprio l’alto numero di gestanti e neo mamme che frequentano l’isola in tale periodo è bene garantire loro la giusta mobilità. Analogo iniziativa sarebbe bene venisse adottata anche dal comune di Piombino e dall’ Autorità Portuale per i parcheggi presso le biglietterie, basterebbero 5 o 6 parcheggi, i più vicini alle scale mobili da riservare senza limite orario per la sosta di chi abbia neonati al seguito. Dove possibile i parcheggi dovrebbero essere coperti da una pensilina ombreggiante per attenuare la calura estiva. La Regione Piemonte sta chiedendo anche ai privati di fare altrettanto (proposta di legge regionale 338 dell’otobre 2006). Ovviamente nel parcheggio di una grande azienda, pubblica o privata, i parcheggi dedicati alle gestanti devono essere ubicati vicino al portone d’ingresso del luogo di lavoro, idem per i parcheggi dei supermercati. Allo stesso modo anche gli alberghi isolani potrebbero dedicare alcuni posti auto, i più vicini alla Reception, per i loro clienti con gestanti e neonati al seguito. Dotare l’ospedale, le farmacie, le biglietterie e i consultori medici di qualche decina di parcheggi rosa migliorerà la qualità della vita delle donne residenti e la qualità della vacanza alle famiglie di turisti e dei loro neonati. Distinti saluti e grazie per la gentile attenzione
parcheggio rosa