La nave cisterna Chem Star Eagle carica di 4.750 tonnellate di stirene si è trovata in difficolta', a causa del mare agitato al largo di Livorno. La nave, battente bandiera panamense, ha perso circa 9 tonnellate di liquido pericoloso e altamente infiammabile. Nel pomeriggio la nave è stata messa in sicurezza dai mezzi di soccorso intervenuti per limitare i danni dell'incidente. "C'è bisogno di dire basta ai transiti di navi in condizioni di rischio evidenti nei nostri mari". Così Erasmo D'Angelis (Margherita), Presidente della Commissione Territorio e Ambiente del Consiglio Regionale, ha commentato la notizia della nave cisterna che ha perso circa 9 tonnellate di olio. "E l'ora di dire basta - continua il consigliere - aumentando il controllo del transito delle petroliere anche utilizzando tecnologie satellitari in grado di avere costantemente sotto controllo navi, rotte, velocità, merci trasportate, scarichi a mare attraverso sversamenti abusivi o pulizie delle cisterne. Ed è indispensabile che il Governo Prodi ratifichi la Convenzione Bunker Oil firmata sei anni fa che garantisce almeno, di fronte a incidenti come quello di Livorno, una copertura assicurativa''. "E' quanto mai urgente che l'Italia ratifichi la Convenzione Bunker Oil firmata sei anni fa, almeno perché incidenti simili abbiano una copertura assicurativa". Anche Legambiente insiste su questo tasto, ribadendo l'urgenza per l'Italia di rispettare una convenzione che attende di essere ratificata da sei anni. La convenzione internazionale Bunker Oil - ricorda la nota dell'associazione - riguarda la responsabilità civile per i "danni derivanti dall'inquinamento determinato dal carburante delle navi" e il suo scopo è proprio quello di garantire "un risarcimento congruo, tempestivo ed efficace" a chi subisce "danni causati dal versamento di petrolio trasportato come carburante dalle navi". Mentre sui carichi delle merci - continua Legambiente - esiste una maggiore attenzione e misure di sicurezza come il doppio scafo, il combustibile, sebbene sia una pericolosissima fonte d'inquinamento, continua ad essere ad essere stivato in scafi unici, il cui cedimento, in caso d'incidente è frequente.
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