Le alluvioni non attendono i comodi di Bartolini
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : martedì, 20 marzo 2007
“La vera stupidità è quella di pensare che le alluvioni aspettino i comodi del dr. Bartolini. Le alluvioni non aspettano. Ora che i requisiti di legittimità richiesti dalle autorità competenti sono stati ottenuti e gli espropri concordati, i lavori al fosso delle Conce sono urgenti. Si ricorda l’obbiettivo di tali lavori: la necessità di mettere in sicurezza gli abitanti di Naregno e gli stessi turisti dal rischio di esondazioni, di soddisfare le richieste di accessibilità agli immobili degli operatori turistici, di dare un assetto decoroso al territorio mediante l’impiego di tecniche di ingegneria naturalistica compatibili con la natura del luogo. Un triplice compito reso ancora più arduo dalla complessità delle istanze in gioco. Le scelte progettuali che oggi si stanno traducendo in opere sul campo sono il frutto di un lavoro di concertazione con la popolazione residente e con gli operatori turistici durato due anni. I continui rinvii e le denunce ne hanno allungato i tempi di realizzazione. L’amministrazione in carica ha proceduto secondo legittimità, cercando di tutelare gli interessi di tutti gli operatori turistici, superando gli ostacoli sollevati dagli stessi soggetti che oggi gridano allo scandalo, nel tentativo di confondere le acque e manipolare la realtà dei fatti.” Così il sindaco Paolo Ballerini risponde agli ultimi attacchi a mezzo stampa sui lavori al fosso delle Conce. E aggiunge. · Lavori approvati dai residenti. Negli ultimi due anni l’Amministrazione Comunale ha portato avanti una trattativa con la popolazione di Naregno per eliminare il rischio idraulico di ulteriori inondazioni. Molte le strutture ricettive e i privati cittadini che hanno sottoscritto il documento di approvazione del progetto presentato. Per i danni subiti dalla drammatica alluvione del 2002 qualcuno ha ricevuto risarcimenti economici. Viene il dubbio che questo qualcuno che oggi non vogliono la messa in sicurezza – che ovviamente obbliga ad un periodo di disagio nella fase della realizzazione dei lavori – vogliano surrettizzialmente ottenerne ancora. · Il Gatto e la Volpe. Persone che agli occhi di tutti, e della magistratura, oggi vantano una immacolata coscienza ambientalista, usano toni grossolani e strumentalizzano il tema. Va ricordato che gli espropri (fatti secondo “accordi bonari” con i soggetti interessati) servono per portare una strada a quelle case che confinano col fosso che rimarrebbero intercluse. L’azione dell’amministrazione mira a dare un servizio ai cittadini, un servizio da loro stessi richiesto. I lavori non sono procrastinabili. La bandiera dell’ambientalismo sventolata da Barbetti e Bartolini è destituita di ogni credibilità. Purtroppo Barbetti ha avuto l’incarico di associazione ambientalista a vita. Il suo curriculum da ambientalista? Rpa 5800 m cubi di costruito al vaglio della magistratura, lo scempio della Palestra, lo scempio di Zaccarì, lo scempio di un Regolamento Edilizio impregnato di previsioni urbanistiche imbarazzanti. “Se le avesse progettate Steve Wonder l’avrebbe fatta meglio, era cieco”, si ebbe a dire con sagacia sulle nuove edificazioni. Nel lontano 1995 l’opposizione a Barbetti fece un’interpellanza su come fosse stato possibile che da un edificio si fossero ricavati 12 appartamenti collocati sul fosso delle Conce, a questa interpellanza non fu mai data risposta. Gli appartamenti furono costruiti e venduti da Bartolini. Il tono utilizzato dal Presidente della Banca dell’Elba, dall’imprenditore, dal politicante lascia stupiti perché è la prima volta che si espone in prima persona, in termini quanto mai grossolani. L’Autorità di Bacino della Toscana, nel nuovo P.A.I. (Piano di Assetto Idrogeologico) ha trasferito il percorso del fosso delle Conce dall’attuale e vecchissima sede, tra le proprietà Corsetti e Rodriguez. Allontanandolo dalla proprietà Bartolini. Un “errore” che è si è provveduto a correggere. La cosa fa riflettere.
Naregno fosso delle conce