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Cinghiali: un grazie alla Polizia Provinciale dal Comitato di Tutela del territorio

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : lunedì, 26 maggio 2003

Il Comitato per la Tutela del Patrimonio Agricolo e Forestale dell’Isola d’Elba continua ad adoperarsi affinché vengano tutelati i diritti dei cittadini che subiscono danni dai cinghiali. Le segnalazioni di danni alle colture continuano ad arrivare numerose, così come vengono denunciati incidenti stradali, a dimostrazione che l’emergenza rimane, nonostante i massicci interventi effettuati nell’annualità passata (maggio 2002- maggio 2003), con un prelievo di circa 1000 capi. Alcuni cittadini, tra quelli che si sono rivolti al Comitato, ci hanno segnalato la celerità e l’efficacia degli interventi recentemente effettuati dalla Polizia Provinciale. Il Comitato, pertanto, ringrazia gli agenti che dimostrano ogni giorno la loro professionalità, svolgendo un’azione fondamentale per risolvere alcune situazioni particolari. E’ auspicabile che gli abbattimenti notturni effettuati dalla Polizia Provinciale vengano intensificati ed estesi anche al territorio del Parco Nazionale. Infatti, questi interventi permettono di risolvere le situazioni critiche in tempi brevissimi e con notevole efficacia se si considera il numero limitato di operatori necessari. A tal proposito risulta clamoroso il confronto con i risultati ottenuti negli abbattimenti effettuati dalle squadre per la caccia al cinghiale. Infatti, i cacciatori hanno abbattuto circa lo stesso numero di cinghiali degli agenti della Polizia Provinciale prendendo in considerazione lo stesso periodo di tempo di circa due mesi (febbraio - marzo 2003 per i cacciatori, fine marzo - fine maggio 2003 per gli agenti). E’ evidente che l’efficacia delle battute dei cacciatori (356 operatori autorizzati per gli interventi nel Parco) risulta, considerando questi dati, minore di quella degli abbattimenti notturni (3 operatori utilizzati). Le Autorità competenti dovrebbero tenerne conto e incrementare gli abbattimenti all’aspetto e alla cerca. A tal proposito il Comitato rivolge un appello alle Associazioni Venatorie affinché dimostrino concretamente la volontà di risolvere l’emergenza cinghiale, mettendo a disposizione abbattitori specializzati che intervengano per tutta la stagione estiva, in maniera puntuale e sistematica ovunque sia necessario. Il Comitato rimane convinto che, comunque, le suddette azioni non possono ritenersi risolutive. E’ necessario che venga effettuata, al più presto, una stima della popolazione del cinghiale, mediante un censimento condotto con metodi scientifici. Partendo da tale stima, sarà possibile definire con precisione gli obiettivi numerici degli abbattimenti, fermo restando l’obiettivo intermedio dei 300 – 400 capi sull’intero territorio dell’Isola d’Elba (come indicato dall’Assessore Franchini), sarà di più facile esecuzione giungere all’eradicazione. Tali abbattimenti dovranno essere talmente massicci che risulta improbabile che le squadre di caccia al cinghiale riescano e/o vogliano raggiungere gli obiettivi prefissati. Se entro poche settimane non saranno pianificate tali azioni risolutive è intenzione del Comitato e delle Componenti in esso rappresentate (Coldiretti, Confederazioni italiana agricoltori, Associazione Terranostra, Legambiente, Associazione Amici di Campo Lo Feno, Associazione La Torre) ricorrere alle vie legali affinché vengano salvaguardate non solo il Patrimonio Agricolo e Forestale dell’Isola d’Elba, ma anche il diritto al “quieto vivere” dei suoi cittadini.


polizia provinciale niccolai

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