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A Sciambere delle politiche locali elbane e delle elezioni marinesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 18 marzo 2007

Gli elbani potrebbero cantare parafrasando Fiorella Mannoia "Siamo cosìììììì dolcemente complicati ...". L'altra sera, dopo aver visto un servizio sulle amministrative in Calabria mi sono radicato nella opinione che questa è Toscana solo nominale. Ci sono due paesi in questa isola dove il centrodestra prende il 70% dei votialle politiche (Marciana e Campo) e dove tuttavia da due turni elettorali vince una lista almeno nominalmente di centrosinistra. Di centrosinistra sarebbe anche un'altro Comune: Capoliveri, dove il vicesindaco è iscritto a Forza Italia, e faceva il vicesindaco anche nella precedente giunta di centrodestra. Al contrario ce n'è un'altro: Rio Marina dove alle politiche il centrosinistra vince (anche se non come una volta quando quella era la roccaforte rossa) ma alle elezioni amministrative per due volte hanno votato quasi tutti in massa per un anziano signore pistoiese che nonostante sia parlamentare dell'UDC per quanto sta a destra se la dà con "er pecora". Qualche centinaio di metri a monte c'è l'unico sindaco anzi sindaca diessina DOC Catalina Schezzini che viene sistematicamente e congiuntamente cecchinata da franchi tiratori destri e rifondaroli, e scendendo per la strada del Volterraio si arriva a Portoferraio, cuore pulsante della politica isolana (!) dove almeno una volta ogni cinque anni quando si rinnova l'amministrazione si può assistere a reiterati psicodrammi, la politica (se così si vuol definire) per il resto del tempo si riduce sui blog ad uno scambio di insulti tra entità anonime, in qualche caso forse prodotti da "schizo" che si scrivono con una metà del cervello e si rispondono con l'altra. Nelle sezioni si entra di tanto in tanto ma solo per tagliare a colpi di machete le ragnatele accumulate. Restano fuori dal discorso solo i due comuni dove si dovrebbe votare, sempre che le elezioni non siano rimandate per impraticabilità di campo: Porto Azzurro di cui si sa e sappiamo così poco che neanche è il caso di parlarne (ma ci torneremo), e Marciana Marina di cui dal nostro punto di vista abbiamo saputo pure troppo. Dulcis in fundo (oppure in caudam venenum, a scelta) la Marina, dove la partita è stata sconvolta sul nascere dall'annuncio del ritorno in campo di Pasquale Berti deciso a formare una lista civica, ma che fin dall'inizio lanciava sagolini a ripetizione verso gli antichi nemici pasqualiani della sinistra, un'operazione fortemente sponsorizzata da due ex-compagni di Pasquale nella DC: Kutufà e un'altro intelligente (Del Nista). Ma l'operazione si è arenata a Portoferraio sugli scogli di una Direzione di Zona della Quercia che ha preso atto che i Marinesi dei DS (tutti del correntone o quasi) di Pasquale non ne volevano sapere, perché stavano trattando di parecchio meglio, dal loro punto di vista, e Kutufà e soci hanno rifatto la lenza (servirà magari per un altro pataracchio tipo Autorità Portuale). Il "meglio", si sarebbe saputo era costituito dal ritorno in campo di un altro vincente: il Dott. Alberto De Fusco. Così fino ad una quindicina di giorni fa lo scenario era il seguente: o le truppe sparse della destra, dopo averne detto peste e corna, ingoiavano il rospo e si ponevano al riparo della cappella votiva di Pasquale o correvano per conto loro, magari dietro ad un giovane di belle speranze (tipo Ciumei) per il quale una prima eventuale trombatura non sarebbe stata un dramma, anzi stimolo a riprovarci. Dall'altra parte si profilava una lista di Sinistra ma fortemente civicizzata, e là è maturata la rottura sulla composizione della lista, meglio ancora sulla compatibilità della contemporanea presenza in lista di elementi della sezione diessina e di elementi indicati da De Fusco. Ed è stata una rottura assai grave, perché la lenza in questo caso l'ha raccolta anche De Fusco chiamandosi fuori, ritirando la sua candidatura. Cosa accadrà nei prossimi giorni, se alla Marina correranno due o tre liste, è presto per saperlo. Con De Fusco in lizza e supportato da una sinistra marinese (non disprezzabile per consistenza elettorale) la partita di Pasquale (nel frattempo schieratosi con l'Italia di Mezzo di Marco Follini) sarebbe stata durissima comunque, senza un candidato forte la sinistra non avrebbe chance. Gli interrogativi sono comunque aperti e come al solito, oltre le rotture, i tessitori sono al lavoro.


Marciana Marina Cotone

Marciana Marina Cotone