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A Sciambere: Legaioli e baracase

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 11 novembre 2002

Per l’a sciambere oggi non butta davvero bene, ci eravamo fiondati speranzosi verso la bacheca dei legaioli, fonte inesausta di favate, ma stavolta abbiamo avuto un’amarissima sorpresa. I legaioli di scoglio (sì come i ghiozzi, ci so’ quelli di scoglio e quelli di buca) propinavano i soliti discorsi a gazzosa e contumelie scaricate col ribaltabile sulla Giunta, accusata di nefandezze contro il popolo con un sotteso incitamento alla rivoluzione proletaria che, invece di giungere da questi sgabelli di Forza Italia e Fini, sembravano provenire direttamente dal partito comunista nord coreano. Tutto come il precedente insomma, ma neppure un errorino di ortografia, un predicato verbale pencolo, una consecutio a prepuzio, un congiuntivo alla berluska, niente. Purtroppo il testo doveva essere stato supervisionato da un maestro elementare. Ne sanno una più del diavolo. Ci ha portato un po’ di sollievo un appunto dell’ultima assemblea degli albergatori, sul notes abbiamo letto le dichiarazioni di uno degli ospiti, sapete quelli che dovrebbero elevare un po’ il tono con i loro interventi, una guest-star insomma, un uomo di multiforme ingegno uso a pontificare sulle peripezie ambientali che in quella occasione ha sparso tutto il suo sapere sull’erosione costiera. “Il 70% delle spiagge dell’Elba sono pericolanti!”affermava gettando la platea nello sgomento, “Boia deh – ha commentato uno spettatore – ma se bareno (dal portoferraiese barare = crollare cfr baracase = bambino che con il suo parossistico agitarsi provoca figurate rotazioni genitali) ma se bareno dove vanno a casca’ .. in mare?” La prospettiva di vedere riprodotte sulle nostre coste le bianche scogliere di Dover a picco sull’acqua, una volta “barate” le spiagge, ha lasciato più d’uno interdetto. Ma a noi il tutto è tornato utile per chiudere dignitosamente un a sciambere.