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A Sciambere della Primula Russa: Come ti falcio la famiglia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 15 marzo 2007

Leggiamo con piacere la cortese nota, ingentilita da spruzzi d’ironia, dell’Amministrazione Comunale marcianese a proposito del famigerato autovelox della discesa dei Marmi, fra Procchio a Campo, “per chiarire (…) senza percorrere la strada dei luoghi comuni, peraltro già intasata da altri, ma citando esclusivamente fatti e dati numerici inconfutabili”. Con altrettanta cortesia vorremmo confutare alcune dei chiarimenti, al solo fine di migliorare un intervento certamente utile (limitare le conseguenze disastrose della velocità improvvidamente alta), ma esprimendo qualche riserva sui mezzi (l’autovelox, appunto), concordando in linea generale con Caselli e Giulianetti oggi su “Elbareport”. Consideriamo gli elementi di analisi proposti dalla nota: da essi si desume la ‘obiettiva’ pericolosità del tratto in discesa ALLA FINE del quale è collocato l’autovelox. Che soluzione è mai questa? Quando l’automobilista indisciplinato prenderà la contravvenzione immortalato dalla macchinetta, avrà già falciato decine di membri delle “molte famiglie residenti” e “numerosi turisti estivi”; avrà investito mezzi e persone che tentavano di immettersi dalle 34 entrate che sboccano sulla provinciale (“Inserirsi in quel tratto della S.P. 25 da una delle vie laterali, mentre gli automobilisti vi scorrono a "soli" 70 km/h, è una vera roulette russa”); avrà atterrato diversi clienti delle due attività commerciali, con tanto di pacchi; avrà tamponato, alle cinque fermate disposte sulla strada, innocenti autobus e scuolabus (con tanto di teneri bimbi). A dire il vero in quel tratto di strada, per buona ventura, non risulta una particolare concentrazione di incidenti (malgrado anche “il rinnovo del manto stradale”, che sembra esser causa di pericolosità: ma nel caso il problema non si risolve con un limite di velocità più severo, bensì imponendo alla ditta che ha eseguito i lavori di rifarli a regola d’arte). In ogni caso, comminare una semplice multa per una siffatta congerie di tentati omicidi o almeno tentate lesioni gravi è davvero pena eccessivamente mite, e anzi controproducente, perché potrebbe indurre a vendette private realizzate mediante appuntamento al negozio dei Marmi e successivo stiramento, con eliminazione dell’odiato nemico al prezzo di poco più di cento euro. Insomma è inutile mettere un deterrente quando già il disastro può essere stato compiuto. E’ vero che, una volta presa la contravvenzione, l’automobilista potrebbe essere indotto a modificare il proprio comportamento: ovvero ad andare a 70 km/ora (di più è praticamente impossibile) fino a trenta metri dall’autovelox ormai noto, e poi frenare più o meno di colpo per passare a velocità giusta davanti alla macchinetta. Cosa che avviene puntualmente anche al presente, con rischio stavolta realissimo di tamponamenti, ma senza miglioramento significativo della situazione di pericolo evidenziata dall’Amministrazione marcianese, che riguarda gli abitanti a monte. Il problema della cartellonistica di segnalazione è serio. Ma è ben noto che l’eccessiva ridondanza di cartelli sortisce l’effetto di neutralizzarli. Invece il segnale lampeggiante può essere davvero utile, specialmente se collocato con qualche anticipo rispetto all’autovelox. In Italia settentrionale è adottato un sistema più interessante: il superamento del limite fa scattare un semaforo rosso, con conseguente obbligo di fermata di tre minuti (per tutti, anche quelli che seguono e che si inferociscono), e contravvenzione tramite fotografia se l’autista passa con il rosso. Pare che le infrazioni siano praticamente finite. Non siamo sicuri che la ditta appaltatrice sarebbe felice di questo risultato, poiché il suo lucro deriva dalla quantità delle contravvenzioni elevate. Per l’Amministrazione, invece, il successo sarebbe totale (non vogliamo dar credito agli abituali detrattori, che malignano sulla perfidia del sindaco marcianese, il quale avrebbe evitato di infierire con l’ICI sui propri concittadini, facendola pagare, sotto specie di multe dell’autovelox, ai cittadini del Comune di Campo, obbligati tutti a passare davanti alla macchinetta dei Marmi che lavora per Marciana. Si badi bene: diciamo tutto questo fuori del nostro interesse. Il nostro bianco cavallo non va certo a velocità superiore a quella consentita. E poi ha il navigatore satellitare, che gli autovelox glieli segnala tutti parecchio prima. La primula Russa (noi no) www.isoladelba.splinder.com


Primula Rossa Fiori Piante

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