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Un decalogo per le immersioni subacquee nelle aree marine protette

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 13 marzo 2007

Un decalogo per i sub, ma anche un nuovo protocollo che regola l'utilizzo eco-sostenibile delle Aree marine protette (Amp), la sperimentazione di pratiche eco-compatibili di turismo subacqueo e l'accesso consapevole e rispettoso dell'ambiente marino. Queste le novit emerse dal "Tavolo tecnico sulla nautica sostenibile e per le attivit subacquee ricreative", attivato dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Alfonso Pecoraro Scanio. "Il protocollo, che disciplina chiaramente anche le immersioni guidate, con il primo Codice etico per la subacquea sostenibile, ha spiegato Mario Lupi, capogruppo dei Verdi per l'Unione in Regione Toscana una novit di rilievo, che permette nello stesso tempo di tutelare le Aree marine protette e di dare la possibilit agli sportivi e agli appassionati di subacquea di visitare le bellezze marine protette. Insomma, il mare non blindato ma esige rispetto". Ecco i dieci punti del codice di condotta, che sar adattato anche alle esigenze delle persone disabili: 1. informarsi preventivamente sulle caratteristiche ambientali del sito di immersione; 2. non danneggiare o prelevare reperti archeologici e geologici; 3. non uccidere, danneggiare o prelevare organismi marini; 4. non alterare il comportamento degli organismi marini; 5. non ancorare su fondali che ospitano coralligeno, praterie di Posidonia oceanica e altre fanerogame marine; 6. non effettuare esercitazioni subacquee nei siti vulnerabili o di particolare interesse naturalistico; 7. mantenere sempre una distanza di sicurezza dal fondo, per non disturbare o danneggiare accidentalmente gli organismi; 8. non abbandonare sott'acqua o in superficie alcun tipo di materiale (star light, piombi...); 9. limitare l'accesso e la permanenza nelle grotte naturali, per evitare danni e disturbo all'ambiente; 10. segnalare all'autorit competente eventuali irregolarit e la presenza di rifiuti o materiali pericolosi (reti da pesca abbandonate, lenze, batterie, etc.), senza tentare di rimuoverli. Il protocollo contiene inoltre la nuova regolamentazione della subacquea con normative pi chiare ed stato stilato grazie alla concertazione tra: Direzione protezione natura del Ministero dellambiente, Icram, Federparchi, Adisub, Assosub, Cias, Cmas, Fipsas, Hsa Italia, Greenpeace Italia, Legambiente, Lega Navale Italiana, Mareamico, Marevivo, Verdi Ambiente e Societ, Wwf Italia e il Reparto ambientale marino delle Capitanerie di porto. "La convalida del protocollo _ aggiunge Lupi _ fissa anche i criteri per la nautica sostenibile nelle Amp grazie all'adozione di nuove tecnologie, dall' efficienza energetica, al contenimento dei consumi, alla compatibilit ambientale delle unit navali. Quindi s all'apertura delle aree marine protette, ma solo verso le imbarcazioni pi rispettose dell'ambiente". Fra gli obiettivi conseguiti dal Protocollo figurano: regole uniformi per tutte le Amp, regime di favore per la piccola nautica e per le unit di nuova costruzione rispondenti alla direttiva 2003/44 (natanti e imbarcazioni da diporto) ed alla Convenzione Marpol (navi da diporto), accesso per le unit che si dotino di casse nere, limiti di velocita' per una fascia di 600 metri dalla costa e introduzione di un bollino blu per gli scafi eco-compatibili, obbligatorio per le unit utilizzate commercialmente (locazione, noleggio, insegnamento professionale della navigazione, subacquea).


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