“Il durissimo attacco alla mia persona, al mio ruolo e al lavoro di questa amministrazione - che porta effettivamente la firma del consigliere Gelsi, ma che per la veemenza e la gratuità di molte delle affermazioni induce a pensare che sia stato scritto da altra mano - sembra costruito ad arte per disinformare e delegittimare. Al momento questa amministrazione non è ancora stata condannata dalla Corte dei Conti, come è avvenuto per la precedente, per aver negato un accesso agli atti ad una associazione ambientalista. Il consigliere Gelsi ha esasperato i toni fuori da ogni schema deontologicamente corretto. Non riuscendo, evidentemente, a dialogare e comunicare civilmente. Noi non vogliamo ingenerare ulteriori equivoci e confusione. Ribadiamo che quanto asserito dal consigliere Gelsi è una pura polemica, atta ad alimentare le tensioni nel paese. Confermiamo inoltre che nel dicembre scorso è stato chiesto al consigliere Gelsi di conoscere quali documenti non gli siano stati consegnati. A distanza di tre mesi, il consigliere Gelsi non ha ancora fatto pervenire una risposta. Con l’invito a fondare le affermazioni pubbliche su basi minime di verità e correttezza, in una parola sui fatti, rimaniamo in attesa di sapere - poiché abbiamo rinviato la questione anche al Prefetto - quali siano i documenti ancora da consegnare. E ci auguriamo che un sistema di comunicazione che denota la totale mancanza di civiltà cessi definitivamente. Rappresenta un modo di affrontare i problemi sempre più distante dal nostro sentire, ma soprattutto da quello che serve a questo paese.“
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