Mentre si attendeva il ritorno a Portoferraio della salma di Paolo Citi deceduto all'età di 58 anni all'estero, agenti della Polizia di Stato e Carabinieri hanno portato a compimento, nel pomeriggio di giovedì 8 marzo un'operazione nella abitazione che era occupata dallo scomparso, al Padiglione Mulini di Portoferraio. Gli agenti delle forze dell'ordine si sono recati presso la casa del Citi con un fabbro che ha fatto saltare la serratura della porta d'ingresso e sono entrati (come è documentato dalla foto qui a sinistra) per prelevare le armi che lo scomparso deteneva. Era noto infatti che per le armi da fuoco a canna corta (ma pure per quelle da taglio) il Citi (fabbro pure lui di professione e discreto musicista per diletto) aveva una particolare passione, che lo aveva condotto negli anni a collezionarne un buon numero, anche se l'armaiolo presso il quale usava servirsi ci ha dichiarato che gli acquisti si erano fatti meno frequenti e che anzi ultimamente pareva aver ceduto alcuni pezzi della sua "raccolta". Tuttavia delle armi, peraltro regolarmente denunciate, sono state ritrovate nell'abitazione al padiglione Mulini e prese in custodia dagli agenti di Polizia. E' probabile che il recupero sia stato dettato da esigenze di sicurezza, in modo cioè da prevenirne il possibile "prelievo" da parte eventuali malintenzionati che fossero stati a conoscenza della loro giacenza.
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